30 gennaio 2009
Fame d'amore (2)
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Conosco una donna fragile come un fiore di Impatiens…
Da anni ormai il suo corpo accetta solo cibi liquidi, ma neanche tutti.
La donna di vento, come la chiamo io, ha un animo gentile che mette tutte le cose a posto
E’ serena, pacata, timida.
Dentro la sua tana c’è sempre un bel calore
Dentro la sua tana è al sicuro, e la vita scorre liquida e lineare.
La donna vento sa che fuori il mondo è ostile e le sue spalle strette e il suo corpo minuto faticano.
Rifugge i convivi e il rumore e la superficie delle cose. Quando non può sottrarsi, il suo posto a tavola è sempre all’angolo. Ama il silenzio, fa lunghe passeggiate, ha un amore cieco al suo fianco, un po’ più forte e un po’ più debole di lei.
La donna vento è stanca, ha già giocato al gioco della ricerca di equilibrio, ha cercato di combattere le sue battaglie senza ottenere medaglie.
Nel suo corpo le cose non si mettono a posto.
Non può permettersi un’assistenza privata, non ha i soldi per farlo…Hanno voglia gli analisti di dire che decidere di spendere dei soldi per sé fa già parte della terapia!
“Se i soldi non ci sono, non ci sono! Perché se prima arrancavi fino alla fine del mese, adesso raggiungere la seconda settimana è già un traguardo impossibile!”
Io amo la donna vento.
Volevo aiutarla…, e per farlo ho peregrinato per le strutture pubbliche alla ricerca di una figura professionale che fosse in grado di prendersi cura di lei… Nel mio pellegrinaggio ho portato con me la maggiore delle sue figlie, ma quei tentativi si sono rivelati non solo inutili quanto avvilenti. Le strutture pubbliche non sono preparate ad affrontare questo problema quando si presenta in età adulta, e io mi sono vergognata di mostrare alla ragazza il deprimente quadro di impotenza.
Così, tutto è rimasto uguale, nel frattempo alcuni muri si sono ispessiti, alcuni suoni hanno perso l’eco…
E la vita scorre nella sua liquidità
Per chi fosse interessato a Fame d'amore (1) rimando qui
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11 commenti:
Il tuo amore e la sua liquidità si sono fusi: per un attimo, il vento è rimasto sospeso ad ascoltare...
Finalmenteeeee! A' era diventato impossibile entrare nel tuo blog! MA COME MAI? Avevi bloccato gli anonimi per caso? Fortuna che io sono testarda ;-)
Il disegno è bellissimo e quello che racconti é molto doloroso. Io penso che il tuo amore servirà sempre comunque alla donna di vento, non sentirti sconfitta. corro a leggere gli altri post che mi sono persa, devo approffittarne ora! Un abbraccio, Lunastorta
I disegni che pubblichi sono leggeri e vibranti...vorrei ricoprirci tutte le pareti di casa!
Che dono che hai...
* Angela...Grazie! :-) dici che il vento è in ascolto?
* Lunastorta: Nooo! Non ho bloccato nessuno! Se hai fatto un giro nel blog avrai notato che il problema persiste da un pò...Non posso farci niente! Ti ringrazio per la perseveranza :-)e per le tue parole...Baci
La vita, la vita...
Quando le parole finiscono o non servono più, rimane solo l'amore...
Mi farò carico anch'io di un po' di vento...
la società è impreparata, non vuol vedere, non vuol capire chi vuole camminare sulla neve senza lasciare impronte...
Sussurri obliqui
Molto bello e commovente.
io mi sento insultata dalla mia stessa società che mi rende corresponsabile di queste omissioni, di questi abbandoni e capisco il tuo desiderio di fare qualche cosa e il tuo scoraggiamento
grazie di avercene parlato; preferisco sempre sapere a non sapere
marina
Sai... il racconto struggente ed amaro dell'esistenza della donna vento, mi ha fatto pensare a te come la donna PIUMA ! Sei leggera come una piuma per l'appunto, sembra che sfiori le cose, ma nonostante l'apparente delicatezza e fragilità quel vento che a volte soffia forte non riesce a piegarti...Combatti contro le raffiche e combatti per non lasciarti ostacolare! La donna vento, è in buona compagnia della donna piuma, fintanto che ci sarà lei, avrà la certezza di esser capita...Un abbraccio Giovanna
donne piume e donne vento: donne e basta, quando le donne sono meravigliose. Da più di una settimana non visito blog ma sono contenta di aver fatto questa eccezione e di avervi incontrate ancora
marina, in una serata floscia
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