28 giugno 2015

...per favore...

Quando Emma Bonino, qualche tempo fa, ha detto "Io non sono la mia malattia"
ho sentito una sincera fierezza e un grande rispetto.

In verità, si sa, ci sono le malattie invisibili, insidiose che, talvolta, necessitano di affermare e anche urlare il contrario:
Io sono anche la mia malattia... consideralo per favore...
Tienine conto
Quando ciò che appare è incomprensibile e ignoto, ancora,
persino a me stessa.
Tienine conto se vuoi capirmi e non solo
sentenziare sulla "forzadivolontà".
Per favore...



[ Disegno: ©Arnicamontana]


11 giugno 2015

per chi ha voglia di capire



Specchio
Un bel lavoro dei Subsonica che, finalmente, affronta in maniera efficace il problema dei DCA (Disturbi del comportamento alimentare).
Lo fa con un cortometraggio forte come deve essere, doloroso quanto basta.
Per chi ha voglia di capire, per chi non scappa dai problemi incomprensibili e preferisce guardare in faccia la Vita, con tutto ciò che comporta.
Per chi ha stomaco, certo. In tutti i sensi.
La mia gratitudine e la speranza che questo corto diventi virale, come oggi si ama dire
(facendo diventare una malattia anche qualcosa di bello… strana espressione!)

4 giugno 2015

come si può



Come posso

Può diventare un modo di stare al mondo, una maniera di portarsi, di essere presenti e vivi ma come si può. Quel giusto tanto. Coi propri limiti e senza straffare.
Amo come posso. Conduco il dolore come posso. Apro e chiudo porte. Imparo lentamente una disciplina, ci provo, lo faccio come posso. Ho paure che mi schiacciano ma, nelle tasche, sorrisi cari che spingono in avanti. E, come posso, cerco di farne tesoro.
Molto spesso mi guardo intorno, in campagna, e vedo le tante cose bisognose di cura, quelle tenute in sospeso e quelle trascurate in attesa di giorni migliori. Anche qui finisco per dirmi “farò come posso”.

Rembrandt firmava i suoi quadri con un’espressione che nel dialetto fiammingo del XV secolo significava appunto
Come posso