Ringrazio sempre, intimamente o apertamente, chi mi commuove.
La commozione mi piace, fa bene,perché aiuta a stare a contatto col proprio essere…
Kseniya Simonova è una giovane artista ucraina (24 anni) che racconta le sue storie con la tecnica del Sand Painting.
Kseniya mi commuove sempre, la sua arte che è talento, sensibilità, memoria fa fiorire commozione e meraviglia.
La tecnica è questa: lavora con un grande tavolo luminoso sul quale riversa una certa quantità di sabbia che diventa il foglio, la tela sulla quale le sue abili dita si muovono e dipingono storie.
In questo lavoro, particolarmente toccante, racconta l’invasione della sua terra da parte della Germania durante la Seconda guerra mondiale.
Da piccola mi piaceva ascoltare i rumori di una casa affollata. Il silenzio era solo per la notte, il giorno recava con sé suoni di ogni genere e voci, diverse, che avevano umori distanti.
La casa che mi ha vista crescere offre spietata i miei cambiamenti, spinge i ricordi e mi abbraccia.
Quando mi ammalavo mia mamma mi portava la spremuta e un numero di Diabolik, mi sentivo così viziata per quei due semplici gesti! Rannicchiata sotto le coperte ascoltavo le voci attutite e mi piaceva seguire quel filo di normalità dal quale ero esclusa. Ma la cosa più bella era ascoltare il sonno delle persone amate, il tranquillo riposo di tutto ciò che mi rassicurava e mi faceva sentire al riparo.
Adesso, a distanza di anni, mi ritrovo ad ascoltare il silenzio della campagna, che di notte è davvero speciale. Niente respiri e voci all'interno, ma il riparo che mi sono costruita mi piace allo stesso modo e del mio amore mi veste.
Alla fine credo che qualunque sia il percorso, appena possiamo, arriviamo alla dimensione che più ci somiglia.
Mentre in questi giorni si svolge a Roma il vertice della FAO sulla sicurezza alimentare, mi piace ricordare la storia di Tristam Stuart, un giovane ricercatore inglese che all’età di 15 anni decide di allevare una scrofa (!). Nell’intento di risparmiare sui mangimi per nutrirla inizia a recuperare gli scarti delle mense scolastiche o dei negozi del paese. Se ogni esperienza ha qualcosa da insegnarci, Tristam Stuart impara dalla sua quanto spreco c’è nel mondo, così inizia a mangiare scarti gratuiti, alimenti ancora perfettamente commestibili ma scartati. Comincia ad estendere la sua ricerca per molti anni in tutto il mondo, intervista allevatori e responsabili di grandi industrie, comuni cittadini con idee innovative…vuole testimoniare quanto della catena alimentare viene sprecato. In questo mondo che vive ancora e sempre il dramma della fame e della povertà estreme. Questo mondo povero e sciupone.
E’ recentemente uscito un libro in cui racconta la sua esperienza, la sua militanza nel freeganismo… [Tristam Stuart, Sprechi, Bruno Mondadori, 2009]
“[...]mangiare gli scarti non è una soluzione, è stata per me una provocazione, una forma di protesta: una maniera per dimostrare che quel cibo non dovrebbe essere buttato via[...]”.
…e l’uomo è ciò che mangia, o ciò che spreca?
I 17mila bambini che muoiono al giorno pesano su tutti, pesano in special modo sui paesi ricchi che hanno la faccia tosta di piangere la crisi. Pesano sulle parole di scandalo lanciate dal papa dal suo palazzo d’oro. Può esserci crisi peggiore della morte per fame?
Carmela è una donna piccina, sulle spalle ricurve puoi vederci il peso non tanto degli anni ma delle umiliazioni e delle rinunce, il peso dell’indifferenza e del disamore…Eppure Carmela ha un sorriso per tutti, ricchi e poveri, grandi e piccini…Ha un sorriso che sa di colpa per una vita stramba che le si è incollata addosso come quel vizio assurdo. La vedo tutti i giorni, tra la schiera dei disperati cercatori di fortuna, no Carmela…il tuo sguardo non può stravolgersi così e diventare untuttuno con la videata di quelle macchinette succhia soldi. Il tuo sguardo è dalla bellezza che dovrebbe essere rapito…Ha convinto anche i nipoti a tentar la fortuna, ché se no se le scordano le comodità che hanno tutti gli altri. Gioca di nascosto Carmela, l’ho sentita bisbigliare l’altro giorno al suo vicino di videogioco che “se me lo sa mio maritoooo…..”.
Carmela girati, guardami…oggi voglio dirti di più, oggi ricambiare convenevoli non mi basta, oggi vorrei stringerti, coglierti di sorpresa con un sorriso inatteso e portarti via da quella tentazione che ti ha preso la testa, vorrei dirtelo che ti stanno fregando un’altra volta, che questo Stato si rende complice ipocrita della tua malattia e di quella di tutti i disperati che non ce l’hanno fatta a misurarsi con l’ambizione di giorni migliori. Le dipendenze si possono curare Carmela, dicono così anche se io non posso promettertelo. Però la sento la tua vergogna, la tua colpa, e la tua smania.
Ma cosa posso io? Mi sento inutile di fronte al messaggio martellante che si può migliorare la propria vita senza doversi conquistare assolutamente nulla, senza studiare, fare progetti, sputare sangue per perseguirli…di fronte a questo modello di futuro posso solo opporre il mio disgusto, e basta.
Cosa posso io di fronte a win for life che ti promette un vitalizio per 20 anni?
In “Credevo fosse amore invece era un calesse”… Massimo Troisi soffre per la donna amata e si confida, si sfoga con gli amici pescatori. Quelli, per indurlo alla rassegnazione, gli raccontano con significativi particolari di averla vista con un altro: “si bbracciavano Miché…si baciavano!!!”
…e lui sbigottito: “Ma chi ve l’ha chiesto di essere così sinceri???!!!”.
Ecco, così. Quante volte mi capita di formulare tra me e me quella domanda…Quando mi trovo con quel certo tipo di persone che esprimono sincerità a oltranza. Sincere a prescindere.
Non che preferisca le menzogne (quelle no!), però un sano tacere in certi momenti…
Così c’è chi ferisce impunemente e allegramente. E sentenzia e interroga. Se provi a farlo notare, talvolta a supplicare con lo sguardo un po’ di delicatezza non solo sei una persona ingrata ma passi pure per permalosa…La discrezione e la delicatezza non sembrano trovare tanto spazio nell’animo umano, grazieaddio non di tutto l’animo umano. Ecco, rifuggo i cinici e gli indiscreti, quelli che fanno domande dirette auto-autorizzandosi, quelli che vogliono andare a parare lì, dove tu sei vulnerabile. Tempo fa, in una di quelle presentazioni in power point che piombano nelle caselle elettroniche e che trasudano saggezza da tutti i pixel, mi colpì questo pacifico suggerimento: quando qualcuno ti rivolge una domanda e tu non vuoi rispondere, chiedi sorridendo “Perché lo vuoi sapere?”
Quante volte ho immaginato la scena! Quanto deve essere bello…Non ci sono mai riuscita. Come una stupida, mi preoccupo di non far fare brutta figura al curiosone!
Quand’ero piccola sentivo dire che la curiosità denota intelligenza e forse pensavo che se non avessi tempestato tutti di domande sarei risultata una minus habens, quindi mi esercitavo parecchio. Sicuramente rivolgendo anche domande indiscrete, come sanno e possono fare i bambini.
La curiosità è un motore, una spinta, un ottimo stimolo, la curiosità è sacra…non l’indiscrezione! Mh!
Seconda parte della giornata…
Nella noia di un passaggio a livello chiuso studio attentamente ogni dettaglio intorno a me, gli Ailanthus alti e robusti, la terra intorno ai binari che genera piante carnose e ancora bagnate dalla pioggia notturna. Guardo quelle foglie che mi trasmettono umidità e freddo e voglia di stare sotto le coperte quando, come un’allucinazione, vedo spuntare un musetto bianco. Guardo e mi sporgo incredula, è proprio un cagnetto! Prego che il treno non passi proprio in quel momento, e subito scopro che non è solo, c’è la mamma e altri due cuccioli, hanno un riparo e sono al sicuro. A quel punto prego che il treno non passi, non più timorosa per la loro incolumità ma perché sarei rimasta lì a guardarli per ore.
Sono andata via contenta perché ogni giorno potrò vederli e forse potrò anche avvicinarmi. Una semplice visione che ha mandato all’aria le mie idiosincrasie sulle domande e la sincerità e mi ha fatto ricordare che il buono e il malvagio possono presentarsi e alternarsi in uno stesso giorno.
L’importante è dare il giusto peso ad entrambi… facile no?
Pensavo in questi giorni che quando uno Stato firma per la rogatoria contro la pena di morte è alla vita che inneggia, è la sacralità della vita che celebra…
E come chiamare allora uno Stato in cui la vita è continuamente compromessa?
Uno Stato che si fa garante della sicurezza sul posto di lavoro e che seppellisce centinaia di morti sul lavoro, che chiamano morti bianche…
Uno Stato che si fa garante della sicurezza dei cittadini, anche quelli dentro le carceri, quelli che dovrebbe “custodire” e “cautelare”, e che alleva dentro le mura secondini giustizieri…
E le morti in ospedale, per malasanità?
Le morti di quella parte di umanità che diventa irregolare?
La vita non è importante per tutti e ovunque in questo strano Paese.
La sacralità della vita sembra valga solo quando è sul corpo delle donne che si vuole decidere…
Stefano Cucchi è solo l’ultimo in ordine di tempo…
Mi lascia sgomenta il silenzio diffuso sulle troppe morti nelle carceri italiane che chiedono verità. Mi amareggia che anche i giornalisti attenti e orgogliosamente schierati non ritengano opportuno dedicare all’argomento una o più puntate (e non appena 3 minuti en passant dedicati alla sorella dell’ultima vittima in carcere)…
La libertà nel giornalismo non dovrebbe includere anche quella di occuparsi soprattutto di ciò che non viene alla luce, oltre (e non solo) degli ultimi torbidi scandali di potere?
* J. Winterson : Perché essere felice quando puoi essere normale? * A. Cavalli : Scrittrici in giardino * H. Muller: Oggi avrei preferito non incontrarmi * B. Magalotti : Dì a qualcuno che sono qui * LUD, Gruppo Donne e Scrittura : Attorno a La perdita * E. Hornung : Il bambino che parlava con i cani * G. Sapienza : Il vizio di parlare a me stessa *A. Cavallari : La fuga di Tolstoj * B. Yoshimoto : La luce che c'è dentro le persone * M. Marzano : Avere fiducia * E. Galeano : I figli dei giorni * M. Marzano : Cosa fare delle nostre ferite? * R. Joyce : L'imprevedibile viaggio di Harold Fry * N. Fusini: La bocca più di tutto mi piaceva * A. Melis: Da qui a cent'anni * C. Barbero: La biblioteca delle emozioni * I. Némirovsky: I falò dell'autunno * P. Daverio: Il museo immaginato
...sull'uscio di casa
versi scelti
*************************** ...accetto il tragico conflitto tra la vita che cambia continuamente e la forma che la fissa immutabile... [Tina Modotti a Edward Weston]
************************* Le città saranno piene di gente che va a piedi, con i vestiti grigi e dentro agli occhi una domanda non di soldi ma solo d'amore
[P.P.Pasolini, La recessione] *************************
Disattenzione
"Ieri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domande, senza stupirmi di niente. Ho svolto attività quotidiane come se ciò fosse tutto il dovuto (...)"
Wislawa Szymborska
tentativi...
“cercheremo un'armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d'acqua”
[Wislawa Szymborska, da: Nulla due volte]
possibilità
...se non c'è strada dentro al cuore degli altri prima o poi si traccerà
[I. Fossati da: Mio fratello che guardi il mondo]
allargare lo sguardo
Vorrei consigliarti ciò che mi consiglia
questa velata sera di marzo
e non so cosa.
Dovrebbe diventare un’opinione,
un puro assaggio, l’anima che sale
dal paesaggio del mondo aperto al mio terrazzo –
tutto è più intorno – le vite nelle strade,
i monti dentro i cieli e di sicuro, in qualche punto,
mari. Ci vorrebbe del tempo per spiegare
che allargando lo sguardo
si sparisce, e quanto è bene.
[da: Silvia Bre, Le barricate misteriose, Einaudi, c2000]
Zizou, meravigliosa creatura
...un piccolo atomo di felicità in più nell'universo...
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Letture e riletture 2011
C. De Gregorio: Così è la vita
E. De Luca: I pesci non chiudono gli occhi
S. Dandini: Dai diamanti non nasce niente
E. Rasy: Molta luce in pieno inverno
P. Ingrao: Indignarsi non basta
M. Marzano: Volevo essere una farfalla
M. Murgia: Ave Mary
M. Presta: Un calcio in bocca fa miracoli
C. Alicata: Verrai a trovarmi d’inverno
M. Yourcenar: Fuochi
D. Grossman: L’abbraccio
R. Saviano: Vieni via con me
Murakami: I salici ciechi e la donna addormentata
E. Ensler: Io sono emozione
La verità sulle carceri
Morti sospette nelle carceri italiane
Letture e riletture 2010
[T. Todorov] La bellezza salverà il mondo
[E. Cannas] Nascosto al giorno
[F. Piccolo] Momenti di trascurabile felicità
[S. Al- Neimi] Il libro dei segreti
[M. Murgia] Accabadora
[N. Fusini] Possiedo la mia anima
[M.Fraire-R.Rossanda] La perdita
[S. Sanna] 100 giorni sull'isola dei cassintegrati
[D. De Vigan] Le ore sotterranee
[M. Nucci] Sono comuni le cose degli amici
[C. Thompson] Blankets
[A. Kristof] L'analfabeta
[P. Sorrentino] Hanno tutti ragione
[P. Pejrone] Gli orti felici
[A. Nothomb] Il viaggio d'inverno
[J. Saramago] Di questo mondo e degli altri
[L. Mancinelli] Gli occhiali di cavour
[J. Giono] Lettera ai contadini sulla povertà e la pace
[Queneau] Un rude inverno
[E. De Luca] Una nuvola come tappeto
[P. Roth] Indignazione
[E. De Luca] Montedidio
[M. Pagnol] La gloria di mio padre
[J.- C. Izzo] Vivere stanca
[U. Galimberti] L'ospite inquietante
[G. Paley] L'importanza di non capire tutto
[M. Pierani] L'ascoltatrice
[J.S. Foer] Se niente importa
[G. Tetti] I cani là fuori
[A. Kerbaker] Diecimila : autobiografia di un libro
[M. Cirri] A colloquio
[Dalai Lama-V. Chan] La saggezza del perdono
[L. Sagalovitsch] Il bastone di Virginia Woolf
[E. De Luca] Non ora, non qui
[P. Sanna] L'altro Pavese
[L. Adler] L'indomabile Simone Weil
Contro l'abbandono
Letture e riletture 2009
[T-M. Le Thanh] : Cyrano
[H. Muller] : Il paese delle prugne verdi
[A. Tabucchi] : Il tempo invecchia in fretta
[P. Petit] : Trattato di funambolismo
[L. M.M. Blume] : Cornelia e le strabilianti storie delle sorelle Somerset
[E. De Luca] : Il peso della farfalla
[E. Borgna]: Le emozioni ferite
[E- De Luca]: Non ora, non qui
[G. Quarenghi]: Ho incontrato l'inverno
[S.T. Coleridge]: La leggenda del vecchio marinaro
[Gipi]: LMVDM
[M. Szabò]: Via Katalin
[M.-S. Roger]: Una testa selvatica
[A. Altieri MacDonald] L'era della debolezza
[L. Manfredi] L'inconveniente
[E. Von Arnim] Lettere di una donna indipendente
[C. Angot] L'incesto
[M. Yourcenar] Ad occhi aperti
[P. Hill] Anni rubati
[M. Szabò] L'altra Eszter
[V. Viganò] La scomparsa dell'alfabeto
[A. Ibrahimi] Rosso come una sposa
[M. Jarre] Il silenzio di Mosca
[J. Tanizaki] La gatta, Shozo e le due donne
[H. Lottman] Amedeo Modigliani principe di Montparnasse
[E. De Luca] Il giorno prima della felicità
[Hafez] Ottanta canzoni
[S.Oldfield] Lettere in morte di Virginia Woolf
[J. W. Goethe] Dalla teoria dei colori
[A. Nin] Una spia nella casa dell'amore
[G. Turnaturi] Tradimenti
[A. Nothomb] L'entrata di Cristo a Bruxelles
[E. Galeano] Il libro degli abbracci
[C. De Gregorio] Una madre lo sa
[J. Cortazar] Le armi segrete
ricordo
[...] La mattina presto mi svegliò il concerto di campane della chiesa ortodossa. Aprii le persiane. La luce era intensa come una storia d'amore. Ero acceccata e deliziata, non solo per lo splendore e il calore di quella giornata ma perché la natura non ha mezze misure [...] perché il nostro è il più prodigo dei mondi. Siamo noi ad essere ossessionati dal concetto di misura. Il mondo si offre senza calcolo.[...]
1. Il diritto di non leggere 2. Il diritto di saltare le pagine 3. Il diritto di non finire un libro 4. Il diritto di rileggere 5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa 6. Il diritto al bovarismo 7. Il diritto di leggere ovunque 8. Il diritto di spizzicare 9. Il diritto di leggere a voce alta 10. Il diritto di tacere
[da: Daniel Pennac, Come un romanzo]
Letture 2008
[J. W. Goethe] Dalla teoria dei colori
[A.Nin] Una spia nella casa dell'amore
[V. Myron] Io e Dewey
[M. A. Shaffer] La società letteraria di Guernsey
[C. De Gregorio] Malamore
[G. Pontremoli] Elogio delle azioni spregevoli
[G. Sapienza] L'arte della gioia
[P.Giordano] La solitudine dei numeri primi
[A. Nothomb] Biografia della fame
[B. Selznick] La straordinaria invenzione di Hugo Cabret
[D. De Vigan] Gli effetti secondari dei sogni
[A. Nothomb] Né di Eva né di Adamo
[E. Cannas] La dimensione religiosa nelle canzoni di Fabrizio De Andrè
[M.Szabò] La porta
[M. Agus] Il vicino
[G. Allevi] La musica in testa
[I. Betancourt] Lettera dall'inferno a mia madre e ai miei figli
[M. Barbery] L'eleganza del riccio
[A. Nothomb] Splendente come una padella
[S.Bre] Marmo
[A.Munro] Segreti svelati
[M. Agus] Ali di babbo
[H. Schneider] Stelle di cannella
[A. Moro] Lettere dalla prigionia
[M. Gualtieri] Senza polvere senza peso
Julia (il fumetto) tutti i mesi
Mio amato profeta: lettere d'amore di Kahlil Gibran e Mary Haskell
[N. Berberova] Il giunco mormorante
[A. Skarmeta] Borges, e altre storie d'amore
[N. Hawthorne] La bambina nella neve
[R.Vecchioni] Il libraio di Selinunte
[F.X.Poudat] La dipendenza amorosa
[G. Montefoschi] Quando leggere è un piacere
[G.Paley]Enormi cambiamenti all'ultimo momento
Poesia sempre presente
Considero valore ogni forma di vita,
la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finchè dura il pasto,
un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra’ piu’ niente,
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo,
accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’e’ il nord,
qual’e’ il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare
e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
[ Erri de Luca, Opera sull’acqua e altre poesie, Einaudi, 2002]
Gatti ospiti
Macchia
impareggiabile Mafalda!
Letture 2007
L’eterna giovinezza (Lidia Ravera)
Gattoterapia: gli esercizi (Igor Sibaldi)
Liberi di amare (Laura Laurenzi)
Università di Rebibbia (Goliarda Sapienza)
Gli arcipelaghi (Maria Giacobbe)
L’arte dissente (Jeanette Winterson)
Oltremare (Mariangela Sedda)
Da domani mi alzo tardi (Anna. Pavignano)
Io sono di legno (Giulia Carcasi)
Vorrei che da qualche parte ci fosse qualcuno ad aspettarmi (Anna Gavalda)
Io l’amavo (Anna Gavalda)
Sa die nostra (Massimo Nappi)
Mal di pietre (Milena Agus)
La bambina di ghiaccio (V.Lamarque, M. Cerri)
A una stella cadente (Mara Cerri)
Tiramore (Giusi Quarenghi)
Amiche, colleghe, rivali (Shere Hite)
La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo (Audrey Niffenegger)
Gli amori che abbiamo vissuto (AA.VV.)
Come vivo ora (Meg Rosoff)
Lettere contro la guerra (Tiziano Terzani)
Lei dunque capirà (Claudio Magris)
Tutto accadde in una notte (Jonhatan Coe)
L’ombra del vento (Carlos Ruiz-Zafon)
Amata scrittura (Dacia Maraini)
1 dicembre
promozione alla lettura
Stefania (Scricciola)
Doris Lessing
Gandhi
Eduardo
Gramsci
Virginia Woolf
No alla violenza alle donne
Artemisia Gentileschi
Pier Paolo Pasolini
Marguerite Yourcenar
Alda
[...]chi non sa amare non sa fare poesia e chi non sa morire non sa rivivere [...]
Salinger
[...]Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quello che segue, vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira [...] [da: J. D. Salinger, Il giovane Holden, Einaudi, 1979]
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