17 maggio 2016
quanti anni hai?
Età anagrafica ed età interiore… mentre verso la prima si
organizza un banchetto di attenzioni a più livelli, si preferisce un sano
tacere in merito all’altra. Che importanza dovrebbe avere il dentro?!
Del resto, quando fai una visita medica o compili una
domanda attraverso un modulo prestampato, e ti chiedono l’età… non è che
rispondi cinquanta ma me ne sento 30!
La prima decidiamo di presentarla al mondo come meglio
possiamo, immagino entro i limiti della decenza…
Qualcuno ne fa un’arte, qualcuno la ostenta, qualcuno senefrega
altamente.
L’età interiore, balla da sola, quasi mai con l’anagrafica.
Qualche volta, le due, entrano in competizione. Così capita di incontrare volti
curatissimi traboccanti giovinezza che rivestono animi invecchiati anche prima
del tempo. E trovare giovinezza laddove l’età anagrafica inviterebbe ad una
seriosità inappuntabile: guizzi di allegria e ironia su volti che hanno guardato
la vita dritta negli occhi, che si sono misurati con cosepiùgrandi che
hanno lasciato tracce. E non necessariamente ne vanno fieri, ma la naturalezza
con cui fanno combaciare l’autenticità visiva con quella interiore li illumina.
Amo quei segni. Come tutto ciò che sa di vero.
1 maggio 2016
desideri reconditi
“Vorrei rimanere nel tempo
agave incolta
avvinghiata a questa terra.
Le anime ritorte degli ulivi al vento
schiudono a raggiera
in polverose carezze
ritagli di cielo e di astri.
E stesa su questo prato d’agosto
vorrei essere gioia di vivere. […]”
Antonia Pozzi
[da: E. Borgna: Di amore risuona e di follia, Feltrinelli,
2012]
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