Il cane Leo sonnecchia mentre le tortore e i passerotti si contendono le crocchette dalla sua ciotola. …Ce n’è per tutti, mi dico, rassicurata dal fatto che i volatili non muoiono certo di fame. Dopo tutta quest’acqua piovuta dal cielo potreste andare a scavare nel terreno in cerca di vermiciattoli, penso. Sono giorni in cui il respiro non va a fondo, così me la prendo con tutto, anche con i volatili.
Le ultime piogge, incessanti, hanno rinvigorito le radici e quindi le fronde degli alberi… arbusti e piante spontanee mostrano una vitalità quasi invidiabile. Anche il profumo dell’humus sembra struggente oggi. Le bietole invadono grandi spazi e mi ricordano che è da un po’ che non passo di lì, mute e vistose testimoniano la mia trascuratezza…nell’erba alta si distingue il solo passaggio del cane. Per quanto tempo mi sono assentata e non ho degnato di uno sguardo quella parte di campagna che, a dispetto della mia distrazione, cresce e prospera?
Persino uno sguardo così fugace può metterci di fronte alle nostre piccole e grandi mancanze o distrazioni.
Sono giorni in cui i pensieri hanno preso le sembianze di nuvole cariche di pioggia.
Tutto continua, tutto parla della magnificenza della natura, tutto dice: ancora.
Ho adottato una cagnetta, abbandonata la notte di natale…quando siamo tutti più buoni.
Mi prendo cura di lei per poterlo fare anche di me, altrimenti mi dimentico.