“Voglio una casa,
voglio innamorarmi,
bere una birra in pubblico,
andare in libreria e scegliermi un libro…
Ho solo 28 anni”
Ecco cosa mi è rimasto in testa in questi ultimi giorni. Ecco cos’era che sentivo lì, in un cantuccio, un pensiero rimandato, un ricordo ricacciato..Ecco cosa ha strisciato nei miei pensieri, come una cosa che non viene in mente ma si sa lì in punta di lingua. Parole che non potevano essere ignorate. E infatti non lo sono state. Tutti si sono precipitati, dal Capo dello Stato al Presidente del Consiglio al sindaco di Roma, ad esprimere sdegno e unanime apprezzamento per il giovane scrittore che si è immolato per denunciare troppe cose.
Ricevo da Baldo e volentieri pubblico quello che segue
Cronaca di una morte annunciata ( a Roberto Saviano)
E’ questo il paese in cui vivo, ed è solo un caso se al suo posto non ci sono io.
Ho il mio posto fisso, la mia casa, gli amici, gli affetti, una moto.
E nessuno, finchè mi faccio i cazzi miei, mi minaccia.
Ho indignazioni che durano 5 minuti, e rabbia a un tanto al chilo.
Faccio la raccolta differenziata: qui i buoni, là i cattivi
Qui la mia vita, là quella degli altri
Ho denti da lupo se devo difendermi, se toccano la terra della mia vita
O quella di chi amo.
So che dove abito esistono mafia e camorra, con altri nomi
Gente che non ha necessità di sparare
E che può decidere di affamarti, di sfrattarti, sfruttarti
Toglierti dignità, smembrare la tua vita
Conosco le loro facce, le vedo sul giornale,
In giro per Sassari.
Li conosco e non li denuncio.
Ladri piccoli e grandi
Puttanieri di varie misure
Menefreghisti a tempo pieno.
Non li voto, non voto più nessuno di questi cadaveri
E questo non mi assolve
Gli lascio costruire le loro fortune e quelle dei loro figli
E so che da qualche parte hanno rubato sangue
Ossa e carne
E questo non mi assolve
Dovrei lasciarli sfrattati, rubati, disperati
Li lascio liberi, sorridenti
Intoccati dal mio disprezzo.
……il poeta faccio,
e voglio la pace nella mia casa
per dimenticare la guerra
nelle case degli altri;
la quiete nella mia casa
per dimenticare il terremoto
nelle case degli altri:
sono un cane della vostra razza!
Non mi manca niente,
non desidero niente;
solo una corona
per recitare il rosario la sera,
e non c’è nessuno
che me la porti di filo di ferro
per impiccarmi a un palo!........
Nessun commento:
Posta un commento