30 settembre 2015

lampi tuoni fulmini e saette

















[Renato Fancellu, Controvento, s.d.]



E’ solo una bella trovata poetica di Mogol,
perché non è vero che quando cade la tristezza in fondo al cuore non fa rumore.

Ne fa eccome! A volte fa un fracasso tale che tutto il corpo è come se fosse investito da una scossa.

A volte addirittura i vetri si appannano, e quindi non fa rumore ma si palesa. Dentro e fuori.

Fa rumore ed è un rumore molesto. Come se tutte le finestre della casa perdessero improvvisamente i vetri.



Nell’ultimo film della Disney-Pixar, Inside out, vengono rappresentate le emozioni.

Gioia ha un vestito allegro e leggero. Sicuramente estivo.

Tristezza ha un maglioncino di lana. A collo alto.

Perché la tristezza fa venire un freddo bestiale, questo lo so per certo.

Le due emozioni, nel film più che nella vita, vanno di pari passo.

Quasi simbiotiche, sicuramente rivestono la stessa importanza.

Sebbene io creda che il mio personaggio/emozione sia Paura, ho amato moltissimo Tristezza.

L’ho riconosciuta. Come quando incontri, dopo tanto tempo, una persona che ti è stata molto cara in un tempo andato… e in lei ugualmente ti riconosci.

Ho pensato, alla fine del film, che quando tutte le emozioni si ammalano è davvero un macello, un fracasso un rumore assordante- un tuono continuo.

Il tuono è triste e cupo. Il lampo solitamente è di gioia.

Neanche la metereologia si sottrae.



8 commenti:

guglielmo ha detto...

è un film che mi ispira. Avevo programmato di andarlo a vedere , ma non ho trovato nessuno disposto a venire insieme a me... l'abbandono c'è nel film ? come è vestito ?

arnicamontana ha detto...

Guglielmo, l'abbandono nel film in un certo c'è, ma non è un personaggio... non è un'emozione, è uno stato. no?

marina ha detto...

Cara Angela, se trovassi il coraggio di entrare in un cinema vorrei tanto andarlo a vedere!
Ciao Guglielmo, sono sicura che in una foto riusciresti a rappresentare l'abbandono.
abbracci, marina

Anonimo ha detto...

Se penso al lampo, più che all'emozione penso all'intuizione, che pure spesso dà moltissima emozione, (l'intuizione intendo).
Se le emozioni si potessero mescolare come dei colori ti direi che la malinconia nasce dalla mescolanza di gioia e tristezza, tant'è che si abbina e confonde con la nostalgia.
Ma la cupezza no, proprio non è per te, c'è troppo colore nella tua tristezza, troppa poesia ancora da dire.
La cupezza lasciala ai torvi, ai pieni di pregiudizi, ai falliti per mestiere, gli stessi che si vestono a lutto solo per farsi notare e rubare la scena.
Io, qui, non trovo desolazione: ci sono sempre pianticelle fiorite da leggere.
Ciao.

TeZ ha detto...

Se penso al lampo, più che all'emozione penso all'intuizione, che pure spesso dà moltissima emozione, (l'intuizione intendo).
Se le emozioni si potessero mescolare come dei colori ti direi che la malinconia nasce dalla mescolanza di gioia e tristezza, tant'è che si abbina e confonde con la nostalgia.
Ma la cupezza no, proprio non è per te, c'è troppo colore nella tua tristezza, troppa poesia ancora da dire.
La cupezza lasciala ai torvi, ai pieni di pregiudizi, ai falliti per mestiere, gli stessi che si vestono a lutto solo per farsi notare e rubare la scena.
Io, qui, non trovo desolazione: ci sono sempre pianticelle fiorite da leggere.
Ciao,
Tereza, che non so perché prima è apparsa anonima

arnicamontana ha detto...

che bellezza...faccio una festa!
Tornano le vecchie amicizie.
Grazie Marina e grazie Tez.
Con particolare gratitudine, Tereza, per il commento al post Per favore...
Mi sono sentita profondamente compresa.

La vostra visita, proprio oggi, è una carezza alla mia tristezza da là a qui, in un attimo...

Emilia ha detto...

Eccomi qua. Ogni tanto torno. La tua emozione è la tristezza... ma è quella tristezza che non è né fredda né grigia. E' una tristezza calda, anzi una bella coperta in cui gli altri possano avvolgersi perché si sentano compresi. Ha colori tenui, ma colori, perchè la tristezza appartiene a chi ha cuore e non mette schermi tra sè e gli altri, tra sè e ciò che accade. E a quella tristezza non si può che voler un sacco di bene. Io di quella tristezza non ho paura, non la fuggo, l'accolgo e la sento amica. Un abbraccio forte

arnicamontana ha detto...

carissima Emilia, davvero grazie per le tue parole...
per non averne paura, per non fuggirne... infine per accoglierla.
Non è di questo che abbiamo tutti bisogno?
ti abbraccio forte anch'io, riconoscente