28 aprile 2013
mi illudo...
Le
aspettative non servono! Me lo son detta con tono perentorio e arrabbiato
l’altra sera.
In silenzio
ho sgridato me stessa e i miei ragionamenti contorti.
Possono
essere dannose perché ingiuste verso chi andranno riposte e anche perché possono
venir disattese. Quando si parla di aspettative, in merito alle relazioni umane
ovvio, (non certo in termini professionali) se ne parla negativamente. Non fanno
bene le aspettative. Troppo spesso sono motivo di sofferenze che talvolta si
trascinano e diventano paralizzanti.
Eppure…forse
tutti ne creiamo e ne coltiviamo, solo l’indifferente può agire al contrario.
E io non
aspiro certo a diventarlo, indifferente
Le
aspettative…si creano da sole? Come frutto di una fervida immaginazione?
Qualche volta si, certo. Di cosa non siamo capaci se vogliamo davvero VEDERE
una cosa!
Però a volte
sono indotte, e qui è davvero complicato.
Quando ci si
accorge di averne create negli altri sopraggiunge lo spavento, il senso di
inadeguatezza ragiona per noi e il terrore di deludere quelle aspettative
infine ci annienta e ci fa sciupare tutto.
Se siamo noi
a veder le nostre deluse…beh, ci si dice “peggio per me”. Io, almeno, finisco
per convincermi di questo. Forse perché consapevole della potenza dei desideri,
è molto raro che rivolga la responsabilità all’esterno con pensieri tipo:
“è colpa
sua…è stato lui o lei ad illudermi”…. Ciononostante, la delusione brucia.
Magari
imparare a vivere pacificamente l’eventualità di deludere ed essere delusi è la
cosa buona e giusta da fare, ma sarebbe chiedere troppo. Però non usare mai se stessi
come parametro forse aiuta, e anche riflettere sul fatto che un’aspettativa è
direttamente proporzionale a quanto investiamo aiuta, eccome!
Ci importa poco,
in verità, se a disattendere le nostre aspettative sono persone che non contano
poi tanto per noi.
Ma può accadere di investire in un legame, di concimarlo e
seguirlo con passione…
Se semino, è naturale che il seme germini, ma se mi
appresto a questo compito senza tener conto della luce, dell’acqua, del
terreno…degli elementi insomma che concorrono allo sviluppo naturale, allora la
mia attesa è presunzione. Colpevole egocentrismo.
Quello che
mi pare evidente è che le aspettative costringono a stare fermi in attesa,
mentre a muoverci e scuoterci sono proprio le cose che arrivano inattese.
Mi pongo
sempre questi interrogativi che ai più possono apparire infantili o inutili,
significa che sono una persona irrisolta, oppure che, mai paga di una
spiegazione, non smetto di ri-cercare. Chi mi legge perdonerà l’inutilità di
questo domandarsi, e andrà oltre. Chi condivide queste riflessioni forse mi
dirà la sua, in ogni caso io ho bisogno di dare voce a questi pensieri. Magari
perché prendano la loro strada e tornino da me con qualche risposta nuova.
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8 commenti:
Che domande che domande Angela cara ... Io ho smesso di pormele , ho smesso di cercare di capire! C'è stato un periodo che davo invariabilmente la colpa agli altri rei di non rispondere adeguatamente alle mie aspettative ! Poi quando ho iniziato ad esser ( se possibile) ancora più severa con me stessa ho capito che le colpe sono sempre le mie...perchè fondamentalmente non ci si deve aspettare nulla dagli altri...perchè, A QUANTO pare ,son fatti tuoi se tu dai tanto o poco...e qualsiasi cosa si fa o da non la si deve rinfacciare e non deve chiedere niente in cambio! Per cui la conclusione è che è meglio non avere aspettative ...
Commento negativo e scritto male x giunta , ma il pc non mi fa entrare nei blog che non siano di Tiscali e scrivere dal cell è faticoso '
Bacio !
....Tra l'altro, spesso la colpa delle aspettative mal risposte sono degli altri! Mi spiego: se io ti cerco, ti coltivo, ti voglio bene nonostante tu non ricambi non posso dir nulla...me la devo prendere con la mia ostinazione a cercare ciò che non c'è!Ma se al contrario...tu mi cerchi, ti interessi a me, dici di volermi bene, dici che non mi farai mai soffrire, che non mi deluderai mai, che farai di tutto pur di vedermi felice e starmi accanto e poi...con nella pratica fai esattamente il contrario...beh, sei un'essere spregevole! La mia regola è quella di far capire esattamente alle persone cosa possono aspettarsi da me...patti chiari....e vorrei gli altri facessero altrettanto con me!
Ma come si può quantificare il dare e la contropartita da avere?
Penso alle condivisioni, quelle che ci donano anche se pur pochi momenti di intesa reciproca, quelli per me sono la quantità di aspettativa che mi torna indietro. Sì non amo aspettarmi qualcosa, so che non è giusto e ci sto male se ne rimango vuota, quindi anche se a volte capita di riconoscere che sei in attesa di una contro risposta, allontano la mente e mi godo l'attimo in cui la condivisione, la sintonia, la genuina contro risposta era lì e mi ha folgorato.
A.
Giovanna...mi sa che tra il primo e il secondo commento qualcuno ti ha fatto incazzare, oppure ti è tornata alla mente un'aspettativa disattesa, di cui però imputi la colpa sempre agli altri. Comunque vadano le cose, mi sembra. Eppure hai fatto una distinzione tra chi se le crea da solo e chi le induce e poi le disattende. Fai bene a mettere in chiaro cosa ci si può aspettare da te, io non ci riesco perché forse non lo neppure io!
Ally, da ciò che scrivi mi sembri riappacificata col tema delle aspettative e se è così ti invidio assai assai!!! se ho capito male, correggimi...
Grazie di aver detto la vostra, io continuo a rimuginare a tempo perso
just illusion, per ballarci sopra...
http://youtu.be/MtzMI8V_krY
Interrogativi più che legittimi, naturali direi per chi ha con un minimo d'introspezione.
Ho sempre vissuto male le attese e probabilmente ho bruciato delle buone
occasioni con le mie sollecitazioni.
Buon Primo Maggio.
Cristiana
Concordo con il commento che hai fatto a "tutto il colore che c'è"
Diciamo mia cara che sono perennemente incazzata:-) In effetti però è una rabbia strana, nel senso che...ho smesso di avere delle aspettative ma divento una bestia se qualcuno vuol convincermi che posso averne. Mi spiego meglio...gli interrogativi che tu ti poni, sono gli stessi che mi sono posta da sempre e nel farlo, anche io come te mi sono sempre sentita un po' infantile. Dopo mille esperienze ho capito che la maggior parte delle persone sono un vero e proprio bluff, tutto fumo e niente sostanza, grandi entusiasmi iniziali e zero costanza...per cui AMEN, appendiamo le aspettative al chiodo e vivremo non dico meglio ma...vivremo! Il problema nasce, per quanto mi riguarda, quando le persone mi dicono...io ci sarò sempre per te (altra cavolata), io farei di tutto per te, pur di vederti serena e felice...di tutto!!! GRRRRRR Io sono una persona che veramente chiede poco agli altri, quasi nulla direi...ma quelle poche cose diventano macigni che scaglierei contro chi parla a vanvera. Ti faccio un es che puo apparire ridicolo e infantile. Tutti sanno che io detesto i ritardatari, trovo sia una mancanza di rispetto quasi insuperabile! Bene...invito a pranzo questi amici con i quali avevo già avuto uno "scontro" per i loro proverbaili ritardi...raccomandando RIGORE ( che consiste nel sacrificio enorme di arrivare SOLO 10 minuti prima) ! Bene...sono arrivati con 15 di ritardo! Non ti dico cosa ho detto e fatto! Tu dirai che è una piccolezza...ma ormai le mie sole aspettative sono queste. Ricevere piccole cose, essere ascoltata e accontentata nelle inezie che chiedo. Se uno/a ti dice che farebbe tutto per me...e per me...il tutto è arrivare dieci minuti prima a pranzo...FALLO dannazione!Riguardo alle aspettative che gli altri hanno su di me, parlo chiaro...dico quando non sono in grado di supportarli, di ascoltarli, di esserci! Di volta in volta, da situazione in situazione cerco di esser chiara e onesta! E chi ci ama davvero, saprà aspettarci...perchè niente è immnutabile!
Scusa se ti ho monopolizzato il blog :-)
Bacio
Giovanna bella...mi sa che il tema scotta parecchio anche per te!
sei riuscita a dire bene la tua rabbia verso chi delude, chi promette e non mantiene...Però, per la mia personale esperienza, ti dico che se qualcuno dovesse "promettermi" come dici tu "io ci sarò sempre per te, o farei di tutto per te, pur di vederti serena e felice...di tutto" non gli crederei. Queste promesse non si possono pronunciare, al massimo si debbono dimostrare tacitamente.
Grazie del tuo impeto!
Cristiana, grazie del tuo commento che tocca un altro aspetto importante: le sollecitazioni. Per quanto onestamente qualcuno potrà metterti in guardia, dirti che mai potrai aspettarti niente, capita di mettere in atto delle inutili (e patetiche) sollecitazioni che come dici tu rischiano di bruciare delle occasioni o, come dico io, di sciupare tutto.
Il primo maggio sta ormai passando ma grazie degli auguri.
Guglielmo, grazie dell'invito al ballo...il pezzo non l'ho ancora ascoltato, lo farò!
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