3 dicembre 2012

...un anno...



Scricciola mia dolce
è stato questo mese che amavi tanto, un anno fa, a portarti via…
Un anno senza i tuoi occhi e la tua anima bella…

Io non ho imparato molto durante questo tempo che è sospeso ancora.
Ancora incredulo e arrabbiato.
Ho vissuto ogni giorno con addosso il pensiero di te, ma quasi mai
sono stata in grado di onorare la vita, per te.
Ho capito, in questo tempo sospeso, che il dolore
acuto, se affrontato in solitudine, può fare impazzire.
Ma che anche quello condiviso è un dolore che si vive da soli.
Se mai avessi avuto bisogno di conferme, ho visto come unisce e divide.
Quel dolore che è sordo all’accettazione.

Spesso mi sono portata avanti indegnamente
senza assaporare e apprezzare
senza esaltarmi ed esaltare.
Come la più ottusa delle occidentali, ho rifiutato il pensiero che la morte è inscritta nella vita, ma con l’ottimismo de L’uomo che piantava gli alberi, ho messo a dimora molte piante per te
Ho inseguito i colori tutti della natura
Che ci era sempre stata amica.
E fino a quando ogni seme, ogni pianta, ogni albero e arbusto
seguirà la luce del sole, io so che non tutte
le speranze saranno perdute e che tu sarai presente.




Nelle strade che mi portano a te
nella ricerca continua di chi
non vuole arrendersi alla tua assenza

capita di incontrare
sguardi bassi e smarriti
che trascinano passi di sconforto.

Capita di sentire un improvviso afflato
con chi ti ha conosciuta
Con chi ha incrociato i tuoi grandi occhi scuri
e ora non sa più farne a meno

Bacerei la terra su cui passa chiunque
ti abbia amata
e riconosciuta
come raggiante portatrice d’amore

E a chi ha saputo renderti felice
un monumento all’amore farei
Perché nessuno possa mai dimenticare
Che l’amore traccia solchi più profondi.

tua A’

12 commenti:

Giovanna ha detto...

Sta scivolando una lacrima sulla mia guancia... È così grande questo tuo dolore, è così ingiusto tutto questo! E ogni parola al confronto delle tue è sterile e inutile ...

giardigno65 ha detto...

profondissimi come le Marianne

guglielmo ha detto...

Ciao A

Arnicamontana ha detto...

ciao Guglielmo, grazie di QUESTO saluto.

Giovanna cara, la tua sensibilità mi è nota e te ne sono grata. Voglio aggiungere una cosa riguardo al brano musicale: ho scelto questa versione di Alma perché qui mi sembra di cogliere, pur nella melodia struggente del brano... nelle note finali una sorta di festa, di gioco sorridente. E Scricciola era una giovane donna meravigliosamente allegra e contenta, inseguiva la bellezza e saperla viverla. Era giocosa...così, non solo con le lacrime, inevitabili, voglio ricordarla...ma anche con la sua leggiadria, la sua dolcezza, per quel suo essere specialmente speciale

Grazie

adele ha detto...

Angela cara... 'Ho vissuto ogni giorno con addosso il pensiero di te, ma quasi mai
sono stata in grado di onorare la vita, per te.'
Sì, tempo fa eri stata proprio tu a parlarmi di ' onorare la vita' ed io mi ero fermata, colpita da questa frase, ma a distanza di tempo mi accorgo che se vorrei tanto che così fosse, nella realtà mi è molto difficile realizzare questo
Ed anch'io per ora vivo 'in
un tempo sospeso'.

Vicino a te, respiro la tua dolcezza.

arnicamontana ha detto...

Adele.....solo GRAZIE riesco a dirti, mi commuovi...
vicina anch'io al tuo tempo sospeso

giulia ha detto...

Non si riesce a dimenticare, ad archiviare. Il mondo cambia e cambia per sempre. Possiamo acquisire una nuova consapevolezza, un nuovo modo di stare al mondo. La mancanza è dentro di noi, prende radice e con lei conviviamo. La mancanza però dentro a volte ci parla e in qualche modo si rivitalizza, prende nuove forme, ma con noi esiste.
Un abbraccio di cuore.

Anonimo ha detto...

teresa:Si Angiolè sono molto arrabbiata con il mondo intero e anche se siamo nati per poi morire non sono ancora pronta a capirlo non voglio essere pronta a capirlo....
una cosa l'ho imparata che il MIO DOLORE DI MAMMA E' MIO,nessuno lo può imittare,copiare o solo AVVICINARSI al dolore,sordo,muto,crudele ma l'ho ammetto per chiunque l'abbia AMATA il dolore vive anche lì e ha un'altro colore o forma ma c'è come il tuo amata Angiolè....baci infiniti di riconoscenza per quello che sei stata e sarai per LEI la mia bambina bellissima....

Anonimo ha detto...

il brano che hai scelto è un'ottima cornice alle tue parole che come sempre raccontano di una grande profondità d'animo. Non lasciarti disarmare Arnica, continua a combattere!

Lo stesso augurio, con un abbraccio di cuore, alla MAMMA della "tua Scricciola".
S.

Arnicamontana ha detto...

Giulia, è vero, si impara un nuovo modo di stare al mondo...grazie di essere passata, io ti ricordo sempre.

Teresa: non puoi immaginare quanto mi senta onorata della tua visita... Lo conosco, lo respiro tutti i giorni e so che non può essere paragonabile il tuo amore e dolore di mamma. Ma, sorella mia, abbiamo potuto vedere in questo terribile anno, QUANTO amore abbia coltivato e attirato a sè, la giovane età della tua bellissima ragazza. Ti voglio bene e ti abbraccio più forte.

Anonimo/a S.: l'incitamento alla lotta non deve mancare mai, grazie comunque della tua premura.

Grazie a tutti, lo dico ancora: la vicinanza cura

Anonimo ha detto...

anonimo : sai oggi ho fatto una cosa che rimandavo da undici mesi e cioè quello di riprendere le cose della mia " dolcezza " e mi sono accorta che era davvero bella in quanto anche delle banali t-schirt su di lei erano dei pezzi unici e non voglio buttarli anche un calzino spaiato è importante è vitale sai Angi è vero quando dicono che in quelle cose anche inutili o di poco valore conservano un pezzo dell'anima di chi l'ha posseduto.......e così ho riposto nuovamente il tutto dentro l'armadio e aspetto che il mio cuore mi dica cosa fare.....baci teba

arnicamontana ha detto...

Teba: devi fare ciò che credi, che senti, che ti salta in mente…qualunque cosa che magari agli altri può sembrare stravagante, fai le cose con i TUOI tempi. Questo sento di dirti. Capisco molto bene quella difficoltà a buttare anche solo un calzino spaiato. Comprendo che anche a questo porta talvolta il dolore, al rischio di far diventare feticcio ogni cosa di lei rimasta. Dobbiamo imparare a non erigere un monumento al dolore, dobbiamo continuare a cercarla e sentirla intorno a noi.
La vita a volte ti incalza, lo sai bene, oggi noi abbiamo raccolto le olive…anche lì l’ho pensata e portata con me, anche in quella piacevole e faticosa incombenza Scricciola era con me, ricordavo quando le avevo dato il mio olio da portare con sè a Barcellona…e di quanto ne era stata felice! E niente toglie allo strazio che sento nel cuore, a questo farsi bastare i ricordi…
Dobbiamo sentirla, Teresa, solo così può diventare appena tollerabile la sua perdita.
Ti abbraccio fortissimo, vicina sempre
baci A'