19 febbraio 2010

ribellarsi?


Mario Delitala, La cacciata dell’arrendadore, 1926, olio su tela, cm 203,4 x 342,6
Nuoro, coll. comunale


Amo molto questo dipinto di Mario Delitala, non solo per ragioni artistiche ma per il valore storico della scena rappresentata.

Nel XVIII secolo, mantenendo un regime feudale, la Sardegna passa dalla dominazione spagnola a quella sabauda. Molti dei grandi feudatari risiedono per lo più in Spagna e non hanno contatti diretti né coi propri feudi né con i vassalli. Come testimoniano gli storici, numerosi furono gli abusi e i soprusi di un feudalesimo che era stato introdotto dagli Aragonesi nel 1326, portato avanti dagli spagnoli negli aspetti più negativi e mantenuto, con queste caratteristiche, per tutto il periodo della dominazione sabauda. Anzi, sotto i Savoia gli abusi divennero maggiori.

E’ a questo contesto che fa riferimento il grande dipinto a olio di Delitala e ad un evento in particolare.

Nel 1772 la città di Nuoro era governata dal feudatario Marchese di Orani (che appunto viveva in Spagna), il quale vessava la popolazione con tasse sempre più esose (le arrende) tramite la temuta figura dell’arrendadore. La scena rappresentata racconta del giorno in cui tutta la popolazione e l’intero Consiglio comunale si riunirono per fare un processo all’arrendadore e decisero di cacciare l’avido esattore minacciando di morte lui e il Marchese qualora avessero osato rimettere piede in paese. Ribellarsi è giusto, e quella fu una rivolta in piena regola che mi fa sognare di tanto in tanto un popolo così coraggioso. Chissà a noi, invece, che viviamo questi tempi, con altri soprusi e altre ruberie varie e istituzionalizzate… cos’altro ancora devono farci perché rialziamo la testa?



12 commenti:

Lucia ha detto...

Se la nuova legge regionale sulla microricettività che sta per essere discussa (e approvata) e che, di fatto, privatizza l'isola e le sue spiagge ad uso e consumo dei ricconi non ci basta...e se non ci basta neanche l'installazione di centrali nucleari nell'oristanese....allora direi che stiamo proprio messi malino...e di quella fierezza non c'è rimasta proprio traccia. Ma del resto lo si era già capito un pò di tempo fa, quando il popolo sardo ha consegnato le chiavi di casa al dio della Città dell'Io...o sarà stato solo per affinità di statura?

guglielmo ha detto...

Leggevo i commenti a Sanremo. Tutti concordi che ci voleva una ventata di sana spensieratezza. La Clerici perfetta nel ruolo di strabordante fatina. E giù tutti a fare intere trasmissioni di ore sui "miti" d'oggi i ragazzi di Xfactor o di Amici con collegamenti dall'Ariston in diretta dove festanti fans emettono gridolini che nemmeno un nugulo di gatti in calore...
Non andiamo da nessuna parte con queste premesse...

la signora in rosso ha detto...

speriamo che arrivi un segnale da parte da quest'Italia sempre più confusa e depredata alle prossime elezioni.

Arnicamontana ha detto...

Lucia...è sicuro che di quella fierezza non ne è rimasta traccia, le ultime elezioni regionali sappiamo bene quanto ci abbiano feriti nel profondo...ci penso tutte le volte che gli operai, ora, alzano la voce, ci penso perché allora si sono fidati delle promesse del Grande Burattinaio che stava dietro a Cappellacci. Sulle centrali nucleari c'è un bel movimento di base (ti mando le info) che si sta muovendo su diversi fronti ed è interessante da seguire. Siamo messi male, questo è lampante, ma io lo sai che sono una "ingenua idealista" che non demorde e crede! Un abbraccio e...a presto?

Guglielmo: beh, non andiamo da nessuna parte tutti insieme appassionatamente, ma siccome ci sono tante piccole parti di questa società che da sanremo non sono minimamente incuriosite (e non per snobbismo) credo che a piccoli gruppi, con piccoli passi, si possa andare avanti e oltre...Forse senza coltivare grandi ambizioni impossibili...

Signora: sai che ti dico? forse per la prima volta penso che per come stanno le cose, per tutto lo schifo intollerabile che emerge in queste settimane, con tutto questo magna magna che passa come NORMALITA'...ecco, penso che dovremmo tutti riconsegnare i certificati elettorali e ufficializzare lo sdegno!
Grazie, buon fine settimana

P.S.: ho visto l'incursione di oggi da parte di Greenpeace a Venezia :-)

lodolite ha detto...

cara arnica il dipinto è molto significativo e l'arrendadore impaurito lo vorrei vedere da vespa...impaurito pure lui.
simona

SILVIA ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
SILVIA ha detto...

Purtroppo credo che il potere faccia gola a tutti....sai come l'ha usato chi c'è stato e non sai come l'userà chi arriva dopo.
Nell'ultimo post che mi hai commentato affermo appunto che nel mondo del possedere:"IO SONO" e ho scritto anche che si può essere "liberi e pericolosi", questa secondo me l'unica vera rivoluzione....cuore e mente, chi non ti ha lì, non ti avrà mai.

Giovanna ha detto...

...Declarada e' già sa gherra
Contras de sa prepotenzia,
E cominza' sa passienzia
In su populu a mancare....
P.S. appena posso ti scrivo, devi raccontarti una cosa bella! :-))) Mhiiii ERA ORA NO? :-)

Anonimo ha detto...

Io firmerei l'appello per far entrare i giornalisti nelle carceri...ma qualcuno non lo farei proprio più uscire....ciao
scusa l'anonimato

Emilia ha detto...

Credo che il tuo sogno sia molto condiviso. Se quel giorni verrà, non possiamo saper quando. E' per questo che o sento di dare segni nella mia modsta vita quotidiana di piccole "ribellioni". Qualcosa che renda visibile il "no, io non ci sto". Lo so che vale poco, ma è quello che oggi posso fare.
Un abbraccio

riccardo uccheddu ha detto...

C'è bisogno di una rinascita morale e culturale.
Dobbiamo riscoprire i nostri grandi uomini e le nostre grandi donne: Gramsci, Lussu, Berlinguer, Dessì, Sergio Atzeni e per tornare indietro nel tempo, la Deledda e perfino (perchè no?) Eleonora d'Arborea.
Il resto, a causa di una crisi economico-sociale che non si vedeva dal dopoguerra, lo farà la fame. Perchè un popolo senza memoria storica e senza più amor proprio, comincia a muoversi solo quando non ha più nulla da mangiare.
E' molto triste, questo, forse anche cinico, ma temo proprio che sia così.
Ciao!

Arnicamontana ha detto...

temo anch'io che le cose stiano così Riccardo, ho la tentazione sempre di voler pensare ad un cambiamento...non sono brava a rassegnarmi ;-)
grazie del bel commento