27 agosto 2009

euforismi


Per coerenza, i libri da comodino

stanno accanto al participio passato

del verbo leggere.

[da: Alessandra Berardi, Cogli l'ottimo, Alberto Perdisa Editore, c2007]

3 commenti:

marina ha detto...

sorridere, sì!
marina

Lara ha detto...

Superlativo :D
Ciao,
Lara

Giovanna ha detto...

E la colpa di chi è? ( mi sento molto Mafalda nel porre questa domanda!)La colpa è dei libri che non si fanno amare...Somigliano ai rapporti con gli esseri umani quelli che intessiamo con alcuni di loro. A volte li andiamo a cercare, li scegliamo con cura...altre no, andiamo ad istinto,veniamo attratti dai titoli accattivanti, da belle copertine...Poi iniziamo a leggerli e taluni ci appassionano tanto da divorarli in un paio di giorni, mentre altri ci deludono e, non catturandoci dalle prime pagine,vengono lasciati in attesa sui nostri comodini...Come per gli esseri umani! Non vogliamo dir loro che non ci sono simpatici, che tra noi non è scattata la scintilla, che non c'è feeling...e lasciamo loro l'illusione che riprenderemo un contatto. Invece di riporli nella libreria, li lasciamo ad impolverarsi sul comodino.Io al momento ne ho SOLO sei :-) Io sono Dio di Faletti...che sto leggendo. Il prossimo che inizierò: L'abitudine di amare di Doris Lessing. Ho interrotto: la principessa schiava...vita vissuta!Manuale di psicologia strategica...per addetti ai lavori( e infatti è un pò astruso e complesso per me)Lui che ti tradiva di Bevilacqua ( l'ho sempre trovato piuttosto noioso) e Diario di scuola di Pennac ( niente di che...)
Dal participio passato torneranno al presente, ma penso che non lasceranno grandi tracce in me...come certi esseri umani per l'appunto!
Un abbraccio mia cara!