stanno accanto al participio passato
del verbo leggere.
[da: Alessandra Berardi, Cogli l'ottimo, Alberto Perdisa Editore, c2007]
"[Sono] un Ulisse senz'altra Itaca che quella interiore" Marguerite Yourcenar
E poi ti voglio bene, nel tempo e nel freddo.
[Julio Cortàzar]
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“cercheremo un'armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d'acqua”
[Wislawa Szymborska, da: Nulla due volte]
Vorrei consigliarti ciò che mi consiglia
questa velata sera di marzo
e non so cosa.
Dovrebbe diventare un’opinione,
un puro assaggio, l’anima che sale
dal paesaggio del mondo aperto al mio terrazzo –
tutto è più intorno – le vite nelle strade,
i monti dentro i cieli e di sicuro, in qualche punto,
mari. Ci vorrebbe del tempo per spiegare
che allargando lo sguardo
si sparisce, e quanto è bene.
[da: Silvia Bre, Le barricate misteriose, Einaudi, c2000]
1. Il diritto di non leggere
2. Il diritto di saltare le pagine
3. Il diritto di non finire un libro
4. Il diritto di rileggere
5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
6. Il diritto al bovarismo
7. Il diritto di leggere ovunque
8. Il diritto di spizzicare
9. Il diritto di leggere a voce alta
10. Il diritto di tacere
Considero valore ogni forma di vita,
la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finchè dura il pasto,
un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra’ piu’ niente,
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo,
accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’e’ il nord,
qual’e’ il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare
e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
[ Erri de Luca, Opera sull’acqua e altre poesie, Einaudi, 2002]Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché non viene aggiornato con regolarità, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
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3 commenti:
sorridere, sì!
marina
Superlativo :D
Ciao,
Lara
E la colpa di chi è? ( mi sento molto Mafalda nel porre questa domanda!)La colpa è dei libri che non si fanno amare...Somigliano ai rapporti con gli esseri umani quelli che intessiamo con alcuni di loro. A volte li andiamo a cercare, li scegliamo con cura...altre no, andiamo ad istinto,veniamo attratti dai titoli accattivanti, da belle copertine...Poi iniziamo a leggerli e taluni ci appassionano tanto da divorarli in un paio di giorni, mentre altri ci deludono e, non catturandoci dalle prime pagine,vengono lasciati in attesa sui nostri comodini...Come per gli esseri umani! Non vogliamo dir loro che non ci sono simpatici, che tra noi non è scattata la scintilla, che non c'è feeling...e lasciamo loro l'illusione che riprenderemo un contatto. Invece di riporli nella libreria, li lasciamo ad impolverarsi sul comodino.Io al momento ne ho SOLO sei :-) Io sono Dio di Faletti...che sto leggendo. Il prossimo che inizierò: L'abitudine di amare di Doris Lessing. Ho interrotto: la principessa schiava...vita vissuta!Manuale di psicologia strategica...per addetti ai lavori( e infatti è un pò astruso e complesso per me)Lui che ti tradiva di Bevilacqua ( l'ho sempre trovato piuttosto noioso) e Diario di scuola di Pennac ( niente di che...)
Dal participio passato torneranno al presente, ma penso che non lasceranno grandi tracce in me...come certi esseri umani per l'appunto!
Un abbraccio mia cara!
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