2 novembre 2008

E’ spostare l’attenzione da sé agli altri l’esercizio più difficile?


Navighiamo più o meno tutti in cattive acque, soprattutto la maggioranza delle persone. La minoranza (i ricchi) forse avvertono appena un leggero solletico…

Il paradosso cui siamo abituati ad assistere è questo: i più fortunati decidono per i meno fortunati, e non con azioni solidali ma con ulteriori mannaie.

Perciò il Governo italiano, siccome c’è grossa crisi, ha previsto che nella prossima finanziaria ci sarà un taglio di 400 milioni di € agli aiuti per lo sviluppo e la cooperazione internazionale. Una decisone, leggo, che farebbe precipitare l’Italia all’ultimo posto in Europa per l’aiuto ai paesi poveri.


Alla prossima farsa del G8 si aggiungerà dunque questa ulteriore beffa.


Alcuni artisti da tutto il mondo, insieme ad associazioni di volontariato, hanno pagato una pagina del Sole 24 ore qualche giorno fa per una lettera aperta a Silvio Berlusconi.

I firmatari facevano appello al suo “senso di responsabilità”...

Ma un appello simile, circa un mese fa, e sempre a Lui rivolto, era stato pubblicato su Famiglia Cristiana dall’Associazione Ong italiane. E da parte del Presidente del Consiglio non c’è stata risposta né considerazione alcuna.

Del resto…noi c’abbiamo le nostre grane, e molto serie, da risolvere…colpire i maledetti writers, denunciare gli studenti che occupano le università, far capitare accidentalmente degli infiltrati alle manifestazioni…I poveri nel mondo?

Ma che s’arrangino!

Dal sito www.utopie.it “In occasione del Vertice del Millennio, tenutosi nel settembre 2000, 147 capi di Stato e di Governo e complessivamente 191 Paesi hanno adottato la Dichiarazione del Millennio, che stabilisce degli obiettivi specifici per lo sviluppo e per l’eliminazione della povertà. A tale scopo, entro il 2015, essi si sono impegnati a:

· Dimezzare il numero di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno

· Dimezzare la percentuale di persone che soffrono la fame

· Dimezzare il numero di persone che non hanno accesso all’acqua sicura da bere ed alla portata di tutti

· Garantire che tutti i bambini e le bambine completino la scuola elementare

· Raggiungere l’uguaglianza fra i sessi nell’accesso all’istruzione

· Ridurre di due terzi il tasso di mortalità puerperale

· Ridurre di due terzi il tasso di mortalità fra i bambini al di sotto dei cinque anni di età

· Fermare e invertire la tendenza alla diffusione dell’HIV/AIDS, della malaria e di altre malattie principali

· Raggiungere entro il 2020 dei significativi miglioramenti nelle esistenze di almeno 100 milioni di abitanti dei quartieri degradati.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace fare sempre la disfattista, ma i paesi sottosviluppati servono così... e dunque a prescindere dai tagli italiani, rimarranno tali... non c'è nulla che si faccia per bontà, almeno a livello politico, ogni azione è dettata da interessi ben precisi... (a parte qualche caso di volontari che mettono a repentaglio la propria vita e utilizzano il patrimonio personale, rimane ben poco...)
Si fa presto a parlare, ma noi italiani in particolare pecchiamo sempre nell'azione...
Tu cosa fai concretamente?
dalloway la provocatrice...

Anonimo ha detto...

Ciao A', scusami ma sono in assoluto disaccordo col commento che mi ha preceduto. Io credo, sarò ingenua, che anche parlarne equivalga a fare qualcosa!Secondo me non serve a niente semai fare gli indifferenti, mettendo a tacere la nostra coscienza con la scusa che tanto più di tanto non possiamo fare. Scusa A', ma è un argomento così delicato! Un caro saluto Lunastorta

Arnicamontana ha detto...

Dalloway...non mi sento provocata dal tuo intervento...Forse hai ragione, se per agire concretamente intendi far parte di associazioni che combattono sul campo la povertà, no, davvero non faccio niente. I soldini che lo Stato utilizza vengono dai contribuenti, ed essendo un'appartenente, questo sì, a questa categoria, forse...nel mio piccolissimo...Sai la piccola goccia nell'oceano?Io a quell'idea ci credo. Anche portando l'attenzione su una cosa, parlarne, può portare ad azioni concrete. Ma questo tu, che sei persona intelligente, lo saprai già. Grazie del tuo dissentire, A'

Arnicamontana ha detto...

Lunastorta...non devi scusarti, per fortuna abbiamo la facoltà di esprimerci per ciò che sentiamo (almeno in questi spazi "virtuali"). Sì, sono d'accordo con te...anche non praticando l'indifferenza si può fare qualcosa. Poi Dalloway ha ragione sul fatto che dietro la politica ci sono interessi enormi, però...Noi possiamo indignarci di fronte a scelte scellerate? Anche questo rientra nella polica dei tagli, e anche questo è un argomento serio su cui prima di tagliare...Ti ringrazio per l'assiduità :-) A'