1 maggio 2016

desideri reconditi



“Vorrei rimanere nel tempo
agave incolta
avvinghiata a questa terra.
Le anime ritorte degli ulivi al vento
schiudono a raggiera
in polverose carezze
ritagli di cielo e di astri.
E stesa su questo prato d’agosto
vorrei essere gioia di vivere. […]”

Antonia Pozzi
[da: E. Borgna: Di amore risuona e di follia, Feltrinelli, 2012]

2 commenti:

Sabina_K ha detto...

L'idea dell'esserci ed essere come la terra, come una pianta, come qualunque altra cosa vivente, senza dover dire o fare di più.
E' un inno alla vita, io così la leggo e lego questo post al mio di oggi: amore della libertà.
Un saluto, carissima,
S.

arnicamontana ha detto...

la poesia ha questa prerogativa, di parlare distintamente a ciascuno... e tu Sabina ci leggi un inno alla vita, che sì, certamente dentro i versi è presente... a me parla di un anelito che non riesce a concretizzarsi, ad elevarsi dallo stato di desiderio. Mi sento profondamente nostalgica verso quella gioia di vivere che non riesco a riagganciare. Un caro saluto e grazie del tuo pensiero, verrò a leggerti con piacere