18 agosto 2010

ricci

Ho sempre saputo che il riccio è un animale crepuscolare e notturno, invece dall’inizio dell’estate ne ho già trovati 3 e gli ultimi 2 al mattino. Un po’ scossi dall’abbaiare dei cani ma apparentemente a loro agio. I cani non si mostravano ostili, solo la piccola Didì un po’ incuriosita. Per sicurezza, ogni volta, li riparavo in giardino dove i cani non hanno accesso.

Li salvavo ma poi stavo in ansia…Le femmine, che in genere partoriscono nel periodo estivo, mandano via i maschi (forse per procacciare il cibo)…io avevo paura di aver imprigionato il maschio e che magari la femmina stava lì con i piccolini ad aspettarne il ritorno.

Ma a volte vai a vedere la qualità delle informazioni che andiamo raccogliendo…Mi documentavo, leggevo notizie sempre diverse, da libro a libro, da un sito ad un altro, chi sosteneva che il riccio non scava e non si arrampica e chi affermava il contrario. Ho letto da qualche parte che sono attratti dalle crocchette per i cani e che ne sono ghiotti, e questo penso sia il motivo per cui si avvicinano così tanto alla casa. Ma soprattutto ho scoperto che talvolta si arrampicano eccome! Un vecchio contadino mi ha raccontato di averlo visto coi suoi occhi non solo salire sull’albero di mele ma prendere i frutti con gli aculei!!! :-))))

Cosa darei per vedere una scena del genere!

Notizia molto rassicurante, non ho separato nessuna famiglia ma anzi, d’ora in poi sogno caldi (e spinosi) ricongiungimenti.

Se non fossi stata così ignorante mi sarei risparmiata pensieri d’ansia per i ricci in giardino!

bellissimo quel musetto che mentre facevo la foto si muoveva ad annusare le crocchette!

5 commenti:

desaparecida ha detto...

questa immagine è dolcissima con quele crocchette a lato! :)

Angelo azzurro ha detto...

Ne ho visto anch'io uno ieri sera che ha rischiato di farsi travolgere dalle auto sulla strada. E' il vero rischio per questi animali perchè al buio nessuno li nota. Che sia per quello che i tuoi hanno cominciato a girare di giorno? :O)))

Giovanna ha detto...

Ho sorriso molto nel leggere il tuo post! Hai riportato alla mia mente un ricordo d'infanzia. Periodicamente, quando ancora la famiglia aveva un senso, quando ancora certi valori erano sentiti e radicati nella generazione che ci ha preceduto, mamma faceva il turno e accoglieva in casa i suoi genitori, i miei nonni. Si sobbarcavano un lungo viaggio...dal nord...al profondo sud con grande entusiasmo. Un giorno babbo a lavoro trovò un riccio e lo portò a casa. Pensa la mia curiosità di bimba...nonchè paura per quell'essere strano...pieno di aculei che si raggomitolava quando mi avvicinavo. Un giorno sparì! Lo cercammo ovunque senza trovarlo. Solo a tarda sera scoprimmo dove era andato a finire! Sai dove? Sotto le gonne di nonna! :-)Entrambe le mie nonne erano molto grasse, ma quella materna ancor di più! Sembrava una regina seduta nel suo trono...e quale rifugio migliore per quel riccio...per sottrarsi alle attenzione moleste di un maschiaccio qual'ero io! Quando nonna lo scoprì, iniziò a ridere e la sua enorme pancia si muoveva pericolosamente in sincrono con le sue risate:-))))
Un abbraccio senza aculei :-)

guglielmo ha detto...

No le crocchette no... -:)))

Emilia ha detto...

Che bel post... Che tenero questo riccio, un animale che amo molto
Un abbraccio
Giulia