1 dicembre 2009

post-scemo

Sono abituata alla gioia di muovermi in campagna, a provare ammirazione per il portamento di un arbusto, per la fioritura di un albero…Sono abituata ad avere scambi di opinioni con le piante, ad accese discussioni quando una pianta strisciante vorrei che strisciasse a destra e invece lei se ne va a sinistra finendo per abbellire la campagna di vicini inesistenti…


Meravigliarsi di tutto ciò che intorno a noi è vivo e palpita.

Noi ascoltiamo la natura e lei ci ascolta. Magari non sempre ci si rispetta, però ci si ascolta.

A me piace molto mettermi in ascolto, si imparano un sacco di cose.

Tuttavia, l’ascolto è quello che sembra mancare di più nelle relazioni umane. E’ un ingrediente che dà sapore se c’è, e provoca furore se manca.


Molti lamentano “non mi ascolti più!”, ai distratti si rimprovera “senti ma non ascolti!”…


Volevo scrivere un post scemo, non so perché, volevo farlo e basta e ho trovato una notizia che mi ha opportunamente ispirata.

A chi ancora si domandasse dove e in cosa risieda la modernità…

Eccola la modernità! Creare il surrogato di tutto.

Hai bisogno di essere ascoltato? La sollecita tecnologia nipponica accorre in tuo aiuto: eccoti la pianta che ascolta. La Pekoppa plant ti permette di sfogarti con qualcuno quando non sai con chi parlare.




Una piantina di plastica verde (e che colore se no?) con un microchip incorporato le permette di muoversi a seconda di cosa le viene detto.

La tecno-pianta è distribuita dalla Sega toys alla modica cifra di 22$ cadauna.

Se poi volete essere ascoltati da una platea, allora potete crearvi un bell’angolo animato di pekoppe ed eccovi accontentati!

E’ abbastanza scemo?


18 commenti:

rom ha detto...

No, mi spiace, non è abbastanza scemo, anzi, è, come da titolo, dopo, al di là, dello scemo.
Allora prima vengo io, che sono scemo: infatti, è da taaaanto tempo ormai che mi arrabbatto malamente con l'indifferenza della natura. Te l'ho già detto: è una delle mie fisse, questa dell'indifferenza della natura. Tiro sempre fuori dal cappello la scenetta di me, di te, di una persona, che va per un bosco e a un certo punto cade, si sloga qualcosa nel corpo o nel cervello e non ce la fa a rialzarsi - anzi, lasciamo perdere la slogatura del cervello se no arriva subito Marina a dire che la natura fa bene a fare quello che fa. Infatti, cosa fa la natura? Niente. Niente di niente. Nessun albero si muove e ti soccorre, nessun cespuglio, nessun ramo fiorito, nessuna roccia rocciosa, nessun ruscello limpidamente ruscellante fa un bel niente per te che te ne stai a terra bisognoso di aiuto. Ora, lasciamo perdere il caso in cui arriva un altro essere che peggiora la situazione: che so, un animale selvaggio e crudele che ti azzanna pure, o un umano che ne approfitta per derubarti del panino che t'eri portato in passeggiata solitaria e poi ti molla lì con un calcio perché nel panino hai messo prosciutto di montagna invece che parma. Tolti questi casi peggiorativi, vedo solo soluzioni del tipo: cane intelligente che arriva t'annusa ti lecca e poi corre a dare l'allarme - il panino è suo di merito meritato, chiaro - oppure umano umano che ti soccorre amorevolmente e devi solo rilassarti è tutto ok è tutto ok ci pensa lui e poi loro, arrivano i nostri. I nostri, non la natura, che sta lì a guardare, se guarda, se vede, che è pure peggio, che in questo caso è criminale, oltre che indifferente: omette il soccorso, da denuncia.
Tu, invece, che fai? Che hai fatto che io non ho fatto? Hai stabilito con la natura un rapporto tale che ci parli, e non come fanno i giapponesi: tu lo fai davvero!
Cavolo. Comunque, non mi faccio prendere in giro dalle piante giapponesi di plastica. Preferisco animare la natura vera, o scoprirne l'anima non indifferente, come fai tu. Come fanno i bambini. Come fanno i cosiddetti primitivi. Portare i sogni nella vita quotidiana. Preferirei, fare così, ma non ci riesco, almeno per ora. Anzi, sono così scemo che comincio a pensare che sia proprio l'indifferenza, la lezione che la natura mi vuole dare. E non nel senso che dice Marina, che la natura non fa niente perché una volta che sono stato così scemo da cadere poi devo fare da me, trovare in me stesso la forza di rialzarmi e continuare ad andare. No, in altro senso: questa non sarebbe indifferenza, infatti, sarebbe interesse amorevole. Dico proprio nel senso dell'inidifferenza. Ma è lunga. E poi ancora non la so. Ma è una strada diversa dalla tua. All'indietro. Pre-scemo.

lodolite ha detto...

no, purtroppo non è scemo.
non so se è più drammatico o provocatorio.
ti ricordi il "pulcino" (era un pulcino?)naturalmente di plastica che bisognava accudire altrimenti moriva? I giapponesi sono avvezzi a queste trovate...chissà se c'è una connessione con il tasso altissimo di suicidi che esiste in quel paese?
ciao simona

giardigno65 ha detto...

è fantastico, voglio una siepe !!!

Angelo azzurro ha detto...

Io sto sorridendo, pensa te! Ma non perchè il post è scemo, tutt'altro: sto pensando invece a quante piantine di pekoppe dovrei tenere in casa!

Angelo azzurro ha detto...

Ho dimenticato di aggiungere che anch'io parlo alle piante e ne provo un immenso piacere

la signora in rosso ha detto...

le mie piante mi rispondono....e non sono di plastica! Odio le piante finte, i fiori finti e tutto quello che imita la natura ma non vive anzi sono incazzata nel vedere la pubblicità che vende ai bambini cani e gatti finti....il tuo post non è scemo è il mondo che sta diventando scemo.

giorgio ha detto...

A) Un mio amico psicologo andò a lavorare in una scuola e mi riferì che i ragazzi dicevano che nessuno li ascoltava, i professori dicevano che nessuno li ascoltava e i genitori dicevano che nessuno li ascoltava.
B) Nella stanza dove ricevo i pazienti ho qualche pianta, perlopiù pothos, perchè c'è poca luce. Secondo me ascoltano tutto quello che viene detto lì e male non stanno perchè ce li ho da più di dieci anni. A volte alzo gli occhi verso di loro e mi sembra che siano protesi verso chi parla per ascoltare meglio quello che si dice.
C) Se uno volesse fare dei post scemi il materiale non mancherebbe di certo. Più difficile il contrario.
Un abbraccio, Giorgio.

guglielmo ha detto...

(Pensando a quello che ha scritto Rom). Facevo un gioco (scherzo) a mio figlio quando era piccolo. Gli dicevo "sono io l'asino primo" e lui, subito, rispondeva " "No sono io ! " .... -:)))

amatamari© ha detto...

Ma devo fare un corso di giapponese oppure sono poliglotte?

Giovanna ha detto...

Uhmmmm . Boh...io già parlo da sola ed è sin troppo. Sono indipendente, mi faccio le domande e mi dò persino le risposte!Risparmio non spendendo per le piante e non pagando lo psicoterapeuta ( anche perchè ALLA FINE...mi diceva: HA RAGIONE LEI):-DDDD Da mezz'ora sto parlando ( in ufficio) con lo sguardo rivolto ad una bellissima luna piena che si riflette sul mare! La guardo e le dico:ehi tu, luna in ciel...ma quanto sei bella stasera? Sei talmente grande e luminosa da far invidia...però non abbassarti troppo, rischio di confonderti con la luce dei lampioni, grandi quanto te! Parlo più da sola e con la luna che con gli esseri umani...MI STANNO DEPRIMENDO!:-)
Però accidenti Rom...mi hai messo la pulce nell'orecchio...HAI PERFETTAMENTE RAGIONE...:-)))
P.S. sono stata abbastanza scema anche io?

Anonimo ha detto...

Angelì....MANGIA!!!!

tangalor ha detto...

Non è affatto scemo, anzi, lo trovo proprio bello! :) E' verissimo che oggi manchi l'ascolto, la voglia di stare assieme senza "farsi male", "pensare male degli altri", "criticare". Insomma un po' di ossigno nei rapporti umani è necessario e l'ascolto e l'attenzione agli altri sono fondamentali... non smettere mai di amare l'ascolto! :)

E ascoltare la natura è anche un po' ascoltare noi stessi... buona vita! :)

marina ha detto...

chi si permette di chiamare Angelì la creatura montana?
si presenti e baci le mani o resterà solo/a con tante pekoppe
marina, in giornata idiota

desaparecida ha detto...

A me sembra solo molto triste.

Arnicamontana ha detto...

Ringrazio tutti, sono malata ma sto guarendo (spero!), passerò presto a trovarvi :-)

Anonimo: puoi lasciarmi un segno che possa identificarti? Mi suona così strana la tua imperiosa "premura"!

Lara ha detto...

Ciao Arnica, non sono io l'Anonimo :D
Ma che male c'è in quanto ha scritto?
E' un imperativo d'amore.
Aggiungo: "Stai al caldo!!!"
Per le piante giapoonesi, non so dove hai trovato la notizia, ma poco importa. Se ne potessi provare una e funzionasse, ne comprerei a iosa, potrei dire tutto quello che vorrei ...
Auguroni cara e a presto!
Lara

Satira Senza Raucedine ha detto...

http://www.flickr.com/photos/11948155@N02/4153217401/in/photostream/

Emilia ha detto...

Scemo??? E' così bello.
Baci
Giulia