8 febbraio 2009
armati di impotenza
Dopo esser stata al sit in di solidarietà con Napolitano, dopo essermi impressa nella mente lo sdegno e l'impotenza della gente che, sfidando il maltempo, voleva testimoniare... dopo aver sentito sopra tutti i sentimenti possibili quello più infido dell'impotenza, ecco, stanotte ho sognato un esodo di massa...milioni di persone che fuggono dal proprio Paese...milioni di persone riprese dalle telecamere di tutto il mondo...milioni di persone che non sanno come far arrivare tutto il proprio incontenibile disprezzo all'omuncolo che straccia la democrazia per imporre la dittatura...Un sogno terribile...Mi sento triste e sempre più sbigottita...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
11 commenti:
Un incubo, cara Arnicamontana, che abbiamo tutti dentro, anche se non con la forma del sogno.
Mi piacerebbe confortarti,cara amica, come si fa con i bambini che fanno brutti sogni e si svegliano piangendo, ma mi sento come te, angosciata, impotente e ... "sempre più sbigottita..."
Ti abbraccio con molto affetto :)
Sì, siamo sbigottiti, ma fino a quando siamo qui, c'è qualche speranza... Ci vorrà tempo, molto tempo, ma anche lui passerà con tutta la sua banda. Se ce ne andiamo anche noi, saranno i più deboli a parne le spese. Giulia
amica, il coraggio non ci abbandoni nell'ora più importante...gli incubi lasciamoli a loro. Noi teneiamoci la speranza!
Il quadro rende benissimo le sensazioni che molti di noi stanno provando. Anche la mancanza del suono, evocato nell'immagine, rimanda al nostro senso d'impotenza.
la tentazione di fuggire viene a tutti noi, ma questo è il mio paese e non lo lascerò a questa gente
marina
cara, ti dedico il mio ultimo post...
quanto volte mi sono detto che dovevo scappare da questa nazione di m....!
Ma è questa la mia casa e sono gli intrusi che devono andarsene
Sussurri obliqui
BENTORNATA A ME...BENTORNATA A ME...BENTORNATA DA ANGELA...BENTORNATA A MEEEE :-))
Bene, ed ora passiamo alle cose serie! Io ho fatto ieri un sogno più strano ancora! Mi trovavo esattamente al centro di un'impervia strada di montagna, e non potevo andare nè avanti, nè indietro...stavo immobile...perchè ogni passo in quello stretto passaggio rischiava di farmi precipitare..l'immobilità, carica di terrore mi proteggeva, ma sapevo che comunque la mia fine sarebbe giunta, perchè non sarei potuta stare ferma all'infinito!
Giovanna "la gabbia"
L'impotenza e le voci che sentivo in quel sit in hanno semplicemente preso forma in quell'incubo. Che tale deve restare. Non ho nessuna intenzione di lasciare la mia terra perché governata da farabutti! Come dice Prog, questa è la mia casa e gli intrusi sono loro! Su la testa!
Giovanna: bentornataaaaa :-)
Posta un commento