28 marzo 2008

Il boia può attendere


Un altro piccolo passo avanti nella conquista dei diritti civili: la Corte d'appello Federale di Filadelfia ha annullato la condanna a morte per il giornalista afroamericano Mumia Abu-Jamal, nel braccio della morte dal 1982 Ora, quello che seguirà non restituirà di certo la libertà a Mumia, o si farà un nuovo processo o la pena di morte verrà commutata in ergastolo.
Di lui ho già scritto tempo fa, così riporto il riferimento di allora per chi volesse saperne di più

http://mumia.malcolmx.it/storia/caso.htm

Qualche anno fa ho letto su un muro

" finchè un innocente è in carcere nessuno di noi è libero"


4 commenti:

Anonimo ha detto...

...come se ammazzare qualcuno a norma di legge avesse ancora senso in questo nuovo secolo...come se morire per mano di altri uomini avesse ancora senso... battersi serve sempre a cambiare quelle leggi che l'uomo fa per assomigliare sempre più al proprio Dio...

Anonimo ha detto...

Se questa notizia può sollevare da un punto di vista, da un altro punto di vista fa riflettere su ogni sistema di giudizio espresso da una magistratura che ha il potere di giudicare nella legalità....ma un essere umano può giudicare o interpretare le leggi fatte da altri esseri umani a discapito di altri ancora?

Anonimo ha detto...

tornerò...ma ho paura che il mio commento possa offendere qualcuno...non conosco la storia del giornalista e prima di commentare voglio leggere ! :-) un carissimo saluto...

Anonimo ha detto...

Bel commento da me...Arnica, sentito, appassionato, condiviso! Ho problemi a lavoro e non riesco a prendermi il tempo per vedere il sito che hai pubblicato...ma lo farò...promesso... e ti dirò la mia :-) Perdona se a volte sono assente, ma il lavoro, mi assorbe!
Non ci crederai ma ho iniziato a scrivere questo commento ben 5 volte!
P.S. hai visto il "video" che ho postato nella colonna? la mia voce :-))))
Giovanna la gabbia :-)