13 aprile 2010

esercizi

Se è vero che chi ha il caos dentro ha bisogno di ordine fuori, è altrettanto certo che le abitudini sono per qualcuno LA rassicurazione per eccellenza, la conferma che, sì, le cose sono al proprio posto e noi non siamo in pericolo.

Coltivo ben bene i miei riti quotidiani ma mi diverto anche a sovvertirli. Un po’ mi sono convinta che le rivoluzioni che opero sulle abitudini siano dei piccoli esercizi contro la rigidità. Io devo proprio allenarmi ai cambiamenti e la rigidità mi fa paura.

Così ogni tanto opero delle piccole variazioni sulla sequenza con cui in genere faccio le cose, o sul percorso che mi riporta a casa…piccole cose che mi diano la prova che non sono maniacalmente attaccata ai gesti quotidiani. Ovviamente capita che mi confonda, ma anche la confusione certe volte ci serve…

Ogni tanto ho bisogno di accertarmi che non sono quella che non vorrei essere, sicuramente potrei cercare conferme in azioni più nobili, ma mi accontento di queste minuscole rivoluzioni dei gesti.



8 commenti:

guglielmo ha detto...

Già... uno "scarto" ogni tanto dalla solita via non guasta... è che a volte, capita, che quello scarto diventa un'altra vita. A me è capitato così... Ciao

rom ha detto...

Mi ha colpito... no, macché, si dice così genericamente: preciso: non ho capito subito la frase "Ogni tanto ho bisogno di accertarmi che non sono quella che non vorrei essere".
Anzi, ci aggiungo parte della frase successiva: "Ogni tanto ho bisogno di accertarmi che non sono quella che non vorrei essere, sicuramente potrei cercare conferme in..."

Tu non scrivi:"Ogni tanto ho bisogno di accertarmi che sono quella che vorrei essere" - questa frase la avrei capita subito - no, tu vai ad accertarti di non essere quella che non vorresti essere. Accertamento di diversità, il tuo, non accertamento di identità. Potresti anche non sapere come sei, ma ti accerti di non essere in un certo modo - rigida - con dei test di variazioni alle abitudini - sei la testista e la testata - da parte mia, se, per tornare a casa, invece della solita strada per fare la quale ci metto un'ora mi mettessi a fare una strada che mi fa arrivare dopo tre ore, sarei malamente testato - nel senso che darei delle testate al muro e mi farei male. Ma tu, no, non corri questi rischi, mi sa! Chiedo: tu, potresti anche arrivare a casa il giorno dopo, il mese dopo, l'anno dopo, o chissà nemmeno tornare più, basta che ti accerti di non essere quella che non vorresti essere?
Oh, fosse così, ci pensi? La vedi la scena, di qualcuno che chiede: ma Arnica, che fine ha fatto? Eh! direbbe un altro, Arnica è morbidamente, elasticamente, duttilmente scomparsa in giro per il mondo. Ah! direbbe un altro ancora, ma allora non era caos, era desiderio di libertà!

Arnicamontana ha detto...

Guglielmo: a volte capita, verissimo.
Rom: prima di tutto, nel post precedente qualcuno lamenta il rischio di impazzire per i tuoi commenti e quindi assumitene le responsabilità!eheheh...
Con "testista e testata" mi sono persa...Sono fortunata a non dover percorrere distanze impossibili, le mie variazioni possono al massimo farmi perdere 10-15 minuti e tutto sommato che vuoi che siano 15 minuti guadagnati? sono quindi fortunata a non avere urgenze di quel tipo quando torno a casa. Sull'accertamento di diversità più che identità mi colpisci. Si, non ci avevo pensato...guarda come una semplice negazione offre un altro senso ;-) la scena della mia sparizione mi ha fatta sbellicare, grazie!

Angelo azzurro ha detto...

"Chi ha il caos dentro, ha bisogno di ordine fuori" sposo assolutamente questa tesi. Alle abitudini sono un pò contraria e cerco di scombinarle per quanto possibile. Reinventare la propria giornata a volte è proprio "salutare" e necessario!

marina ha detto...

le piccole variazioni si inscrivono in una più lunga fedeltà, servono a confermarci il nostro controllo sulla nostra vita e sul suo svolgimento
io credo profondamente che la vita SIA cambiamento ma di cambiamenti posso consentirmene solo di molto piccoli
oggi cambierò libreria :-)
marina

Emilia ha detto...

Non è per niente male questa rivoluzione... E' di lì che si deve partire secondo me, poi pian piano chissà.
Baci
Giulia

giovanna ha detto...

:-))) Eh già Rom ha questo potere. Ho riso anche io al suo commento...anche perchè noi sappiamo che per arrivare a casa...qui in sardegna dove abitiamo non è che dobbiamo fare km :-))) Io cambio strada a seconda delle facce che non voglio vedere, ma perdo 2/3 minuti. Però come te, sono legatissima ai miei piccoli gesti quotidiani sempre uguali...in un mondo che cambia così in fretta e che cambia come non vorrei...io mi assicuro si essere ciò che voglio...stando attenta a che gli altri non mi trasformino in ciò che non vorrei essere!Testista o testata?? Buona la seconda...piuttosto dò una testata al muro o...non sarebbe meglio darla a chi ci vuol cambiare? Mumble Mumble....

amatamari© ha detto...

Io pensavo che sta cosa rigida non cambiasse indirizzo: se è rigida abita sempre in quella strada e a che serve girarci attorno?
:-)