17 novembre 2009

il mio albero preferito

oggi
il mio albero preferito compie 86 anni
e io urlo al mondo i miei auguri per lei :-))))

7 commenti:

Angelo azzurro ha detto...

86 anni, un grande tragardo!Buon compleanno alla tua mamma con l'augurio che sappia donarti ancora per molto tempo il suo sorriso.

rom ha detto...

Sto per usare una parola che ti sorprenderà, e mi riprometto di cercare di farti capire perché mi è venuta in mente, così magari ci capisco qualcosa anch'io...
Questo tuo dire, il mio albero preferito, di tua madre, lo trovo sconvolgente.
Mo' provo a dirti il perché che sono capace di pensare.
Perché pian piano nella mia mente, ma non solo, diciamo in me, nella mia psiche, s'è delineata una differenza tra due mondi, quello inanimato, i sassi and company per intenderci, e quello animato, vivente: piante e animali, tra cui nosotros. Poi se ne è delineata un'altra, di differenza, tra gli animati. Per dartene un'idea, di quest'altra differenza, ti invito a pensare a te stessa che fai una passeggiata per fatti tuoi e ti ritrovi in un bosco, o in un posto in cui ci sia anche rigogliosa natura vegetale ma sei sola, e lì - che non ti capiti mai, eh?, è solo per farti capire - metti male un piede, cadi e ti ritrovi per terra che non riesci più a rialzarti. Ecco: in questa situazione, nessun albero, nessuna pianta, nessun ruscello, nessuna nuvola nel cielo, nessun moscerino, nessun uccellino, e così via, ti porterà aiuto. Questa l'ho chiamata, quando l'ho scoperta, indifferenza della natura. L'ho chiamata così sorpreso: cavolo, scusa, io ti amo tanto, natura, e tu mi molli qui per terra, non fai niente per me?
Non me ne sono fatto una ragione, lo confesso, è una scoperta che vado continuamente a guardare, sollecitare, non si sa mai riuscissi a scoprire che non è così. Sul blog ho messo non so quante foto dell'amata natura con quel titolo: indifferenza della natura 1, 2, 3,... non so a che numero sono arrivato, ma alto. Ma lo so che, in una situazione come quella che t'ho detto, non ci sarà mai un albero che uscirà dalla sua viva immobilità e si chinerà su di me dicendomi: ehi, che t'è successo?, aspetta che ti aiuto a rialzarti e ti accompagno a casa...
In una situazione così, ci vuole almeno un cane, di quelli da film, che dopo avermi dato una leccata sul viso corra ad avvertire altri umani. Altri umani: c'è poco da fare, di loro avremmo bisogno, in quel caso e non solo, di loro abbiamo bisogno. E' vero che se passasse di lì un altro umano stronzissimo, potrebbe anche essere meglio che me ne stessi steso a terra tra gli alberi: questo ci porta lontano però, altro che commento già lunghissimo - anzi scusami. Insomma, chiudo: hai capito perché trovo sconvolgente che riferendoti alla tua bellissima madre dici il mio albero preferito?

marina ha detto...

Auguri alla tua mamma e a sua figlia.
A me l'immagine dell'albero piace molto.
Un albero non si china a rialzarti come dice Rom, ma ti ci puoi appoggiare. Dobbiamo imparare a rialzarci da noi e questo l'albero lo sa
marina

lodolite ha detto...

ciao Arnica, io, invece, sono un pò turbata perchè non ho pensato per niente alla tua mamma. ho perso tempo a pensare quale albero possa essere chiamato al femminile!
vengo da una scuola di pensiero per cui niente è casuale, ma ti conosco veramente proppo poco per appiccicare le mie libere associazioni a te.
mia madre non la chiamerei il mio albero, forse mio padre si...
comunque tanti cari auguri a tutte e due. e, comunque mi hai commosso e hai scatenato molte emozioni.
ciao simona

Anonimo ha detto...

Auguri vivissimi !!! e complimenti !

amatamari© ha detto...

Auguri al tuo albero preferito, anche se in ritardo!
:-)

Giovanna ha detto...

Acciderbolina, mi sono persa! Arrivo sempre tardi. Certo che son scema:-) Poichè non ho voglio di scrivere io, penso che anche per gli altri sia la stessa cosa! Boh....:-) Innanzi tutto anche se in ritardo auguri alla tua mamma...e....quell'albero ha dato vita ad un bel ramo sempre fecondo...e proprio perchè l'albero ha radici solide, il suo ramo potrà allungarsi sin dove vorrà...Da una quercia, non poteva che nascerne unn'altra!Un abbraccio!