
Non so se ricorderò questo 2009 come l’anno della Grossa Crisi, o come quello del record delle morti in carcere, oppure come l’anno in cui la politica ha coniato un nuovo linguaggio (sempre più lontano dalla politica) e inneggiato, nel bene e nel male, al corpo dell’Imperatore.
Sicuramente cercherò di conservare la memoria di quei grandi che si è portati via…
Ricorderò il 2009 perché l’iperico è fiorito a maggio mentre i tigli hanno tardato la fioritura, perché è mancato il piccolo Greg e perché gli olivi hanno riposato. Lo ricorderò per le alluvioni e gli incendi. E per il terremoto in Abruzzo.
Lo ricorderò per la stanchezza che mi ha portato e le piccole paure che HO PAURA di veder crescere.
Lo ricorderò come un anno misero misero di buone notizie, che c’erano…ma chi le sentiva più?
In questo anno trascorso ho seminato e raccolto, nella terra come nella vita. Non ho mancato di commettere errori, di quelli che dovrebbero dare la possibilità di crescere… Come essere umano ho sbagliato e, come tale, ho anche subìto. Ho ricevuto doni e ho potuto farne. La vita è riuscita a smentirmi ancora tante volte, e certe volte mi è piaciuto un sacco.
Vorrei, in questo nuovo anno, poter avere meno pazienza e coltivare invece altre virtù.
Ancora, questo 2009 lascia in eredità a chissà quanti altri anni a venire un dubbio che mi accompagna: quanto sono capace di uscire da me?
Questo cercare di capire se stessi per capire meglio gli altri non mi convince più…non funziona.
Il rischio resta sempre quello di concentrarsi troppo su di sé.
Ma con quanta leggerezza invece ho potuto godere spesso anche, e soprattutto, delle piccole cose, che non hanno pretese e stanno comode come sassolini in una tasca. Le cose semplici ancora una volta mi hanno fatto apprezzare le mie giornate, anche quando ho smarrito il mio tempo, quando sono stata fraintesa e ferita, quando gli altri erano troppo, quando tutto intorno era incomprensibile…è stato il ricongiungimento con le piccole gioie a placarmi.
Per il nuovo anno ho un desiderio e dei propositi che ormai da tanto si rinnovano
Desiderio:
Riconoscere gli altri fuori da sé e lo stesso poterli contenere
[da: Mara Cerri: A una stella cadente, Orecchioacerbo, c2007]
Propositi:
Amare. Essere amati. Non dimenticare mai la
propria insignificanza.
Non assuefarsi mai all’indicibile violenza
e alla grossolana disuguaglianza della vita intorno a te.
Cercare la gioia nei posti più tristi.
Inseguire la bellezza fin dentro la sua tana.
Non semplificare mai le cose complicate e
non complicare mai le cose semplici.
Rispettare la forza, mai il potere.
E, soprattutto, guardare. Cercare di capire. Non distogliere mai lo sguardo.
E mai, mai dimenticare.
[da: A. Roy, Il dio delle piccole cose, Guanda, 2001]
Buon anno nuovo a tutto il mondo :-)
disegni: ©Arnicamontana