12 gennaio 2014

scriviamoci...

[Illustrazione di Raquel Pinheiro]

Tra le diverse passioni che mi animano ce n’è una che coltivo, da sempre:
è la corrispondenza epistolare.
Obiettivamente sono ormai poche le persone che amano la lettera cartacea, mal si combina con la frenesia dei nostri tempi. Eppure io l’ho sempre eletta a forma preferita di comunicazione. Regge ancora nonostante i molteplici mezzi telematici, senza dubbio più comodi e veloci, ai quali comunque ricorro con piacere …
Persino da ragazzina, e persino al liceo, scrivevo lettere a compagne e compagni che potevo vedere ogni giorno. Mi sembrava che quello che avevo da dire di importante, solo scrivendolo di mio pugno sarebbe veramente arrivato. Come una sfiducia atavica verso la parola detta.

Ho la fortuna di avere delle amicizie che assecondano questo mio piacere..
Un’amica in particolare, conosciuta nei primi anni del blog, che non disdegna la lettera cartacea e che, come me, nonostante tutto, non perde la fiducia nel buon funzionamento delle Poste italiane. Un’amica che mi scrive, regolarmente, che rende orgogliosa la mia cassetta per la posta.
Così può capitare di essere improvvisamente raggiunta da più lettere contenute in un’unica grande busta! Chi ama la corrispondenza può capire l’emozione di chi scrive e di chi legge.
Sapere che ci sono stati attimi di attenzione per me, scritti, poi messi in un angolo e infine raccolti e inviati, ha riempito il mio cuore che aveva ulteriormente bisogno di non sentirsi solo.
Ho qualche amica e qualche amico oltremare. Da sempre questi legami risentono della mia isolitudine. Eppure l’amore per la corrispondenza non nasce da questa urgenza di raggiungere l’altra sponda. E’ semplice bisogno di cura, di scambio, in una forma che per me sembra rimanere l’unica autentica, ecco.
Anni fa mi è capitato di leggere una striscia dei Peanuts in cui forse era proprio Charlie Brown a concludere sconsolato “Non c’è niente di più triste di una cassetta per le lettere vuota”, e io ricordo di essermi sentita assolutamente rappresentata da quel pensiero.

Quando mi è capitato di parlare dell’argomento, qualche volta mi sono sentita dire con aria sognante “eeeeh quanto è bello ricevere lettere…io ricevo solo le bollette da pagare!”.
“Ma tu scrivi?” chiedo io, convinta di seguire una certa logica, ma la risposta è
“nooooo! E chi ce l’ha il tempo?”
[??????????????????????????????????]
Come quella vecchina che diceva
- “Deo no appo bintu mai nudda” (non ho mai vinto niente)
 - “ma…a jogàdese?” (ma Voi…giocate?)
e lei candida
-“MAI in sa vida!” (mai nella mia vita!)
Così.

7 commenti:

giardigno65 ha detto...

io non ricevo più nemmeno i biglietti di auguri a Natale !!!

Anonimo ha detto...

Teresa: le tue riflessioni mi portano a te bambina,c' ero quando ricevesti il pacco, e la gioia nei tuoi occhi erano gli stessi di Arnica bambina, hai ragione x quanto riguarda la cassetta delle lettere, quando la aprì ( speri che non ci siano bollette ,ma una lettera oggi è'quasi magica, e condivido la dolcezza nel come la racconti mi rallegra il cuore

Anonimo ha detto...

Teresa: si Arnica iniziamo quest'altro, Anno scrivendoci qualche volta così sarà bello aprire la bella cassetta .....che dici mia dolce Arnica?

arnicamontana ha detto...

Giardigno: anche a te...ma tu li mandi i biglietti d'auguri per natale??? mi sa di no ;-)

Teresa...grazie. Sei stata tu a regalarmi il dono della scrittura, proprio tu mi hai insegnato a scrivere prematuramente...(e atrasmettermi la passione per il disegno), quindi la mia gratitudine per te ha radici profonde. Come la nostra storia :-))
E sì...scriviamoci dai...

Ally ha detto...

E continuiamo a fermare i pensieri e le sensazioni su un foglio, forse ci sarà un giorno in quel foglio raggiungerà la persona a cui quei pensieri e sensazioni sono state dedicate e allora il tempio non sarà andato perduto 😊
grazie da 💗 a 💗
A.

Ally ha detto...

Uffa ti prego correggi ...odio il touch amo la penna

emilia/Giulia ha detto...

Mi manca molto la posta, mi manca prendere la penna e sentirla toccare la carta che immediatamente si anima... Mi manca, ma è vero, non scrivo più lettere. Lo vorrei, ma, quando chiedi un indirizzo ti danno quello della posta elettronica. Forse mi sono arresa, ma sono d'accordo con te non è la stessa cosa. devo dire però che mi piace anche tornare quando posso a girare nello spazio dei blog e vedere se hai scritto. Ma anche il blog va meno di moda ed allora a volte mi sembran isole solitarie. Va di moda, la scrittura veloce, abbreviata. Eppure incontro anche giovani che tornano a scriversi fuori dal web.
Un abbraccio