8 ottobre 2010

sogno e incontro

Quando una persona ci sta a cuore è il suo bene che desideriamo, ed è commovente questo moto dell’anima, questa cosa che nasce dalle viscere e si manifesta come crede.
E così, sicuramente evocata da un pensiero costante, una scrittrice che mi sta tanto a cuore è venuta a trovarmi in sogno. C’erano parole grandi che non riuscivo a pronunciare. E c’erano silenzi così ingombranti che tutta la casa e lo spazio circostante non potevano bastare. Il mio sogno si svolgeva qui (e dove posso figurarmi se no?), ricordo alcune piante, ricordo che mi domandavo se i giacinti acquatici le sarebbero piaciuti, ricordo che mi preoccupavo che fosse tutto in ordine.

C’era lei, ed era giovane ringiovanita e rinvigorita, avvicinava a se una rosa rossa per ammirarne meglio il colore. Era una rosa rossa tutta stortignaccola, come me, e in lei perciò mi sono identificata. Non perché volessi essere ammirata meglio, volevo essere sentita. Presente. Vicina. Presente fino a far male. Però lei c’era e questo, nel sogno, era l’unico pensiero lucido che mi confortava. Sentivo che dovevo essere sopra ogni cosa grata per quello sforzo di mostrarsi, di far capolino, qui nel mio fazzoletto di terra..

Il mio sogno aveva nostalgia ed era vivo come la mia speranza cocciuta, intenso come la luce che mi ha risvegliata, questa luce d’ottobre che mi piace tanto


disegno: ©Arnicamontana

9 commenti:

Angelo azzurro ha detto...

" Non si vede bene che col cuore.
L'essenziale è invisibile agli occhi.(...) E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante."

Antoine De Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe

Ciao Arnica, il tuo disegno così delicato, è lo specchio del tuo cuore

Giovanna ha detto...

Ti ho accontentata! :-) Poi torno a commentarti...per il momento trattengo in me l'immagine che hai evocato col disegno e le parole...lieve, dolce, intensa!
Un abbraccio che serva a raddrizzarti cara Angela :-)

guglielmo ha detto...

Delicati il pensiero e l'immagine

rom ha detto...

Nostalgia, letteralmente significa dolore del ritorno.
Dici che nel sogno c'era nostalgia.
Chissà se è sensazione diversa dal... dalla... sai come si dice il dolore dell'andare nell'attimo presente e subito seguente?
Se la nostalgia è un dolore per qualcosa che era e non è più e vorremmo che fosse presente, come si chiama il dolore per qualcosa che sappiamo che è e sta per essere e vorremmo che non fosse? Senza saper prevedere il futuro, dico: per esempio, so che dopo aver goduto della luce del nuovo giorno, dovrò fare una serie di cose che vorrei che non fossero, e so che invece, nonostante il mio desiderio, queste cose stanno essendo e saranno: come si chiama l'inevitabile dolore, più o meno forte, più o meno consapevole, che avvertirò, che già avverto, e che accompagnerà il mio andare come una specie di nostalgia che riguarda il presente e il futuro invece che il passato?
Non ne so il nome, ma penso sia il dolore che si sente nel conficcarsi le spine nella mano, per non perdere la rosa.

Emilia ha detto...

Che belle immagini evochi, e devo dire che mi è anche piaciuto molto il commento di rom
Baci

Anonimo ha detto...

E' il posto giusto, il tuo caro pezzetto di terra, per incontrare ricordi così speciali...
Mi piace tanto il tuo nuovo disegno, il suo volto sereno e disteso, era così nel tuo sogno?
e la cornice, come un immagine che si allontana tra le foglie degli alberi in primo piano.
E' un buon modo per conservare il ricordo di un sogno, o per fissare un ricordo vissuto, il disegno intendo.
Io ti ricordo spesso attraverso i tuoi disegni, quelli che ho e quelli che ricordo.
mille e più baci
Scricciola

GIOVANNA ha detto...

Uhmmm che bei commenti al tuo delicatissimo post! E Rom, come ci complica i pensieri, come se una folata di vento scompigliasse i fogli sulla scrivania! Nostalgia del passato e nostalgia del futuro?SE quella rivolta al passato ci fa soffrire per qualcosa che è stato e non è più..quella futura è per qualcosa che vorremmo che ancora non è! Forse l'unica cosa certa è che quel sottile dolore che ci prende accompagna entrambi...passato e futuro!
Anche l'ultimo commento di anonimo è dolcissimo...MA QUANTO TI VOGLIONO BENE? :-)
BACI

Arnicamontana ha detto...

grazie a tutti indistintamente (ovvio) dei vostri commenti.
Hai trovato una bella definizione cara Giovanna dei passaggi di rom...io, quando mi fisso, ci penso per giorni!

A volte ci prende la nostalgia per un paesaggio conosciuto in un modo e poi mutato in seguito ad una violenta tempesta. Tu continui ad ammirarlo comunque sapendo che non sarà mai più lo stesso. Nè migliore nè peggiore, solo...diverso. Credo che di questo mi parlasse quel sogno.

L'anonimo che ha commentato non è anonimo, si è firmata ed è Scricciola (così l'ho sempre chiamata dalla nascita), e sono d'accordo con te: è dolcissima :-)

grazie ancora a tutti, i miei lettori mi piacciono e sono una bella compagnia.

amatamari© ha detto...

Non so di quello che e' avvenuto nel sogno se non dalle tue parole ma vedo il compimento dipingersi e questo atto mi sembra magnifico.
Grazie per quello che doni...
:-)