2 ottobre 2009

sono tremenda

Io sono tremenda, è vero. Non riesco a soprassedere tanto facilmente, è un mio limite…lo confesso pubblicamente.

Sono tremenda in quelle situazioni che mi vedono pericolosamente coinvolta, da muta e involontaria spettatrice, e inadatta ad esercitare l’autocontrollo...Situazioni a volte gravi, altre solo indicibilmente fastidiose, anche per l'inevitabile messa in discussione che ne deriva. Sarò rigida e intransigente?

Qualche giorno fa, in biblioteca, ho sentito una signora che inveiva contro i cani per strada, che “sporcano, portano malattie, hanno questa mania di unirsi in branco, sono aggressivi…Quando uno gli animali li compra, stia sicura – raccontava alla sbigottita bibliotecaria – che non si ritrova con sorprese, come con questi bastardini vagabondi…”.

La signora parlava con un tono di voce sostenuto, quanto di meno appropriato in una biblioteca… Quando mi sono guardata attorno, ho avuto la netta sensazione che neanche il diminutivo di bastardo avesse permesso agli uditori di scorgere un pizzico di umanità in quella figura altera…

Ecco, appunto, una di quelle situazioni in cui fremi per intervenire e dire la tua ma non puoi, (a prescindere, in questo caso, dalla sacralità del luogo), non puoi per questione di decoro forse? di rispetto, di educazione, di codardia?…..chi lo sa!

Non potevo ricordarle quanto sporcano gli umani, quante malattie trasmettono gli sconsiderati e gli sfortunati, quanta mania incontenibile nell’essere umano di unirsi in branco, e in merito all’aggressività…. lasciamo stare! Così come non potevo mettere l’altezzosa signora di fronte al fatto che, al pargoletto che accompagnava in biblioteca perché si acculturasse, stava offrendo un pessimo esempio. Mi faceva una rabbia!!!

”Ma perché non prende i suoi libri e se ne va?” pensavo ansiosa.

Una di quelle situazioni in cui si riduce a pezzetti il foglio di carta che si ha in mano o che, per chi lo fa, ci si rosicchia le unghie, o che si stringono i denti… Sono tremenda! Non so razionalizzare il fastidio che provo e vorrei diventare sorda per un momento.

La libertà di parola però è anche questo, mi dico.



Questo post rientra nella categoria Interventi repressi, non uso tag ed etichette normalmente, ma ho deciso di raccogliere tutte quelle situazioni in cui la mia pazienza è fortemente messa alla prova, più nello specifico tutte quelle situazioni in cui non ho potuto dire la mia semplicemente perché non ero l’interlocutrice scelta.

Quei momenti in cui sarebbe stato lecito mi si rispondesse (a seconda del grado di confidenza):

“fatti gli affari tuoi!”


10 commenti:

Anonimo ha detto...

a leggerti non mi sembri una tremenda...affatto direi..
su dai... fatti un ottimo e rilassante week end..
ciao

Lara ha detto...

Col passar del tempo mi chiedo sempre di più se devo reprimermi o se invece non sia più sano comportarsi da pescivendola.
Certo in una biblioteca, o in un monastero, o sul posto di lavoro non è conveniente mettersi ad urlare, ma neppure è conveniente stare a sentire queste persone senza potersi difendere, esprimendosi.
Buon fine settimana, arnica!
Lara

lodolite ha detto...

in un biblioteca si deve parlare a bassa voce e quindi la signora poteva essere zittita...non conviene fare troppa fatica per reprimere un impulso
legittimo...e poi la stupidità mi irrita: pessimo soggetto.
ciao s.

rom ha detto...

Arnica, per tanti giorni ho letto il tuo nome, sul mio blog, associato al titolo del tuo post precedente, la gallina silenziosa - era questo il titolo, no?
La cosa non mi piaceva, perché tu non sei certamente una gallina - che poi stupide non sono, e hanno una capacità che le rende assai rispettabili ai miei occhi.
Ed eccoti finalmente il nuovo post. Sono tremenda. Sei tremenda. Eh!... Tremendissima, tu sei. :-)
Mafalda è abbinata ad un 16. Gioco di rebus? Se-dici sono tremenda... E poi, vado liberamente: se dici sono tremenda vuol dire che hai fatto la gallina silenziosa. Ti senti diventare mafiosa, se stai zitta davanti a certe violenze?
Se così fosse, se così fosse ripeto, inventati qualcosa, mettiti a tossire insistentemente, a starnutire, a cantare, a nitrire, a schiaffeggiare l'aria per una inesistente zanzara che va a posarsi sulla fronte della signora gallinaccia, fatti cadere dei libri a raffica, inventa qualcosa ma reagisci: per te stessa, e non solo.

la signora in rosso ha detto...

tremenda la signora in questione... povero figlio, povera bibliotecaria e povera te!

guglielmo ha detto...

Intervenire si può, sempre. Perché lasciare il passo all'ignoranza ?

Arnicamontana ha detto...

Massimo: grazie, cerco di concentrarmi sul week end ottimo e rilassante...mmmmmm...

Lara: ovviamente non apprezzo chi usa un tono superiore per imporre il proprio punto di vista. Non è che la signora in questione urlasse, ma il tono era comunque impostivo e incurante di chi non era coinvolto nella "conversazione" o monologo a dire il vero.

Lodolite: ti assicuro che la povera bibliotecaria invita sempre con un gesto della mano a parlare sottovoce, ma l'egocentrismo di certi personaggi saprai bene che non conosce regole nè educazione. D'accordo con te: pessimo soggetto.

Rom: nessuna attinenza col post precedente. La gallina era pensierosa, e tuttaltro che silenziosa visto che andava a rompere le scatole ovunque per sapere cos'è la mafia. Riguardo al tuo invito, sì, mi sembra ottimo :-) in effetti non ho nessuna difficoltà ad immaginarmi, nella sal di una biblioteca, dedita ad una inesistente zanzara...Valuterò questo metodo. Grazie ;-)

Signora: tremenda lei e tremenda io! (lei però di più!)

Guglielmo: lasciare il passo all'ignoranza mai, ma se dovessimo intervenire tutte le volte che sentiamo cose orribili e inaccettabili...Ci pensi? A me capita spesso di intervenire se l'ingiustizia cui assisto è grave, effettivamente lesiva di qualcuno, animali compresi, e quella raccomandazione finale me la sono sentita rivolgere spesso! Tanto da essere persuasa del fatto che devo seriamente coltivare l'autocontrollo. E...oltre a tutto il resto, io sono pure fermamente CONTRARIA al commercio degli animali! Ogni parola mi offendeva, non solo il suo tone di voce. Ma, credimi, non potevo intervenire...

Giovanna ha detto...

Ehhh Cara Arnica, io che ti ho conosciuto, ed ho visto la delicatezza del tuo porgerti, capisco quanto sia stato pesante per te stare zitta. Io con ogni probabilità non l'avrei fatto, ma io ormai ho perso il controllo. Non riesco più a tacere, non riesco a farne passare neanche una. Se vedo un atto di maleducazione, di inciviltà di cafonaggine...nonostante provi a starne fuori, cedo ai miei istinti, cedo alle pulsioni forti, per il convincimento che nessuno può permettersi di agire come fosse l'unico uomo sulla terra. Ma in questo caso, hai fatto bene tu...Bisogna anche saper riconoscere quando una certa azione non è consona rispetto al luogo in cui si svolge.
E per rispondere alla tua domanda SI...sei tremenda( mente) piena di buoni sentimenti.
ROM, arnica non è una gallina...è un gallo sotto mentite spoglie...ma shhhttt non dirlo a nessuno :-))

Giovanna ha detto...

P.S. dimenticavo....carinissimo il tuo autoritratto :-)))

amatamari© ha detto...

Tu non sei tremenda se riusci a mordere il freno davanti a tanta ignoranza: sei una santa!
:-)