25 aprile 2012

...io vorrei bussare ad ogni porta

[...] E in quest'ora di freddo, in cui la terra
sa di polvere umana ed è sì triste,
io vorrei bussare ad ogni porta
e supplicare a non so chi perdono
e fargli pezzettini di pan fresco,
qui, dentro il forno del mio stesso cuore.

[César Vallejo da: Se sopravvive la parola, Edizioni Gorée, c2009]

** I coniglietti di mandorle fresche sono una tradizione che mi viene da Margherita, donna sicula forte e testarda verso la quale porto molto affetto



5 commenti:

giardigno65 ha detto...

che belli !

Giovanna ha detto...

Io vorrei che bussassero alla mia di porta supplicando il mio perdono, ma non aprirei loro, e non darei a nessuno pezzettini di pane fresco che terrei al caldo dentro il forno del mio cuore!

TeZ ha detto...

che belle ed indimenticabili cose sa sfornare un cuore...

rom ha detto...

Ai coniglietti di mandorle fresche i bambini aprono subito la porta. Se non lo fanno, la cosa è allarmante.
Qui, comunque, a bussare alla porta siamo noi che veniamo da te. Forse è per questo che Giovanna va al reciproco dei bellissimi versi che hai riportato.
Forse te lo ho già accennato in altre occasioni: la simmetria va aumentando man mano che diminuisce la coscienza e la sua logica, la quale è invece asimmetrica. La logica che usiamo per pensare la maggior parte dei nostri pensieri e per vivere ogni giorno dice che se tu mangi una mela, tu mangi una mela, punto, non è che la mela, simmetricamente, mangia te. Se tu ami una persona, tu ami quella persona, punto, non vale che, simmetricamente, il fatto stesso che tu ami quella persona comporta che quella persona ama te. Se tu piangi per una persona che non c'è più, non è detto che quella persona pianga per te, eppure tu potresti stare lì a piangere oltre le tue giuste lacrime con il pensiero,laggiù nel profondo irrazionalonirico sud, che... ma mi sono perso. Allora, i versi, come fa Giovanna, si trasformerebbero, in quelle lande dove la simmetria fa sentire il suo potere mescolatutto, e direbbero, anche, che il poeta vorrebbe, che tu vorresti, che ognuno di noi bussasse alla tua porta e supplicassimo il tuo perdono anche se non si sa per quale motivo, però s'intuisce, per cui io ci sto, a supplicare in coro il tuo perdono, così come sarebbe da fare ad ogni bambino che nasce, esserne felici, strafelici e nello stesso tempo chiedergli perdono per il carico di dolore a cui inevitabilmente andrà incontro, fosse anche poco, ma ecco allora che arrivano i coniglietti di mandorle fresche.

Ally ha detto...

Credo che la necessità di chiedere perdono alberghi in ognuno di noi, spesso non la riconosciamo e la lasciamo inespressa. Poi gli eventi di vita ci tolgono l'opportunità: le parole che non ti ho detto... gli abbracci che ti ho mancato...i sorrisi che non ti ho donato e quel bisogno ancestrale rimane inespresso e dolorosamente confinato in noi.
A.
P.S.
La tua manualità è meravigliosa sempre