23 marzo 2012

blog e diari di bordo

La mente umana è avvezza a viaggiare con la fantasia. Penso sempre nel bene e nel male, perché siamo tanto abili ad immaginare cose fantastiche e inarrivabili, quanto a figurarci catastrofi e tragedie greche. Ma ci sono cose che proprio mai ti saresti aspettato, neanche nei momenti di più cupo pessimismo. Cose che non si potevano mettere in conto, cose a cui mai e poi mai e poi mai avresti potuto abituarti.

La morte di Scricciola, che non è arrivata al suo 30° compleanno, rappresenta anche questo per me. Una cosa inimmaginabile che genera un tempo nuovo nel mio cuore.

Per questo le ultime pagine del mio blog sono così tristi da imbarazzare persino me, ma è questo che c’è nelle mie giornate e nelle notti agitate.

Questo blog aveva inizialmente l’intento, non so se l’ho mantenuto, di segnare quello che si fermava nei miei giorni. Ero abituata, negli assembramenti studenteschi prima, e in un’altra famiglia che ho avuto poi, a compilare diligentemente un diario di bordo, dove si annotavano i lavori della casa e della campagna, ma anche tutti i momenti in comune con gli amici. Chiunque poteva scriverci su.

E a quel diario, in particolare, voglio molto bene.

Così, una volta aperto il blog, ho miseramente tralasciato il mio Diario di bordo, che col blog non può essere sostituito. Semplicemente perché con questo mezzo che io ho creato e che gestisco irregolarmente, non ho la confidenza e l’intimità che sentivo col vecchio diario.

Scusate l’amargura di questi ultimi tempi, e se possibile cercate di capire.

Un caro saluto a tutti i miei lettori e a quelli di passaggio

11 commenti:

Massimo Caccia ha detto...

Capisco...comprendo...
Buona giornata.

Angelo azzurro ha detto...

Un abbraccio forte, forte, forte. Mi dispiacerà molto non leggerti più, ma se questa è la tua volontà, è da rispettare. Ciao

rom ha detto...

Bisogna accendere il computer, aspettare che si avvii il sistema operativo, aprire il browser, mettersi davanti queste "pagine" che pagine non sono - estraneità materica? La carta è parte di me molto più di quanto lo sia un oggetto di metallo e di plastica che vive di elettricità. La carta la potrei anche mangiare, addentare un computer è tutt'altra cosa. La carta profuma di carta, il computer emana atomi di ventola e circuiti surriscaldati. Con il computer posso condividere con te e mille altri sparsi per il mondo una foto o un video che ho fatto cinque minuti prima. Il blog può essere un diario. Ma di materia che non sta in noi, né, spesso, con noi: sta ai bordi tra noi e il metallo astronautico perduto in lontani spazi gelidi e silenziosi. Un diario di bordo in questo senso, di border. A volte ce la caviamo restando al di qua, altre volte siamo schizzati in quegli spazi gelidi e silenziosi. La morte di un essere vivente amato non dovrebbe fare lo stesso effetto.

Arnicamontana ha detto...

Massimo: grazie della comprensione, buoni giorni anche a te

Cara Angelo, sei gentile e mi prendo i tuoi forti abbracci. Non ho deciso di chiudere il blog, solo...mi sentivo dispiaciuta di aver lasciato tristezza e basta in questo ultimo anno. Scriverò ancora, affidandomi al caso!

Rom che credevo perduto per strada...se ripassi di qui per favore me lo spieghi meglio il tuo commento? Grazie, un caro saluto

baldo ha detto...

c'è un termine siciliano:"acquamiscata", acque mischiate.si diventa così con persone che ti abitano.ha la sua bellezza e il suo dolore.bellezza nell'essere consapevoli che si è colorati dall'altra, dolore nel sapere che quel colore, non viene più aggiunto. e come persona colorata, ogni volta che ti mischierai ad altre, dentro porterai anche la luce inventata da chi ti ha voluto bene.è per questo che Scricciola, che ho conosciuto pochissimo, mi abita, adesso, in qualche modo, e solo grazie a te.

desaparecida ha detto...

Le intermittenze del cuore sono anche queste.
Quei colpi che generano un vuoto non più colmabile.

Amica di scoglio, questo tuo diario virtuale, che diario non è, ha te i tuoi colori e i tuoi disegni che somigliano a quelli dei bimbi che non smettono mai di cercare e creano.

Ti abbraccio da lontano-vicino

http://www.youtube.com/watch?v=iN9psWSnUtg

Arnicamontana ha detto...

Baldo,grazie...altro non so dirti, il tuo pensiero mi è d'aiuto. Un bacio

Desaparecida, intanto devo ringraziarti per l'omaggio musicale, ma soprattutto, davvero sopra tutto, della tua presenza costante e discreta. Impagabile.

marina ha detto...

ti abbraccio, marina

marina ha detto...

no, qualcosa voglio scrivere perché questo post mi riguarda.
Mi dibatto anche io nel tuo dilemma. Di tanto in tanto mi sento in colpa verso i miei lettori, altre volte mi dico che questo spazio è mio e che se i miei lettori si sentiranno delusi o annoiati e mi troveranno monotona e pesante, si allontaneranno. Mi dispiacerà probabilmente, per alcuni di meno per altri di più, persino molto di più. Ma mi succede per il momento di essere sorda alla maggior parte dei temi, tranne a quello del dolore, della sofferenza, della solitudine e della morte.
ti abbraccio, marina

Giovanna ha detto...

Perchè mai dispiacersi Angela? Dovremo allora trascorrere il nostro tempo a dispiacerci di quando siamo allegri e gli altri tristi? Di quando, viceversa, siamo tristi noi e gli altri no? Chi ti conosce non può che amarti ed apprezzarti ancor di più nel tuo dolore!Quando entro qui, so già che troverò tristezza e nostalgia e dolore!La morte di persone care ci cambia profondamente, e quando le morti arrivano con tale crudeltà è un vento che spazza via tutto ciò che siamo stati sino al giorno prima! Pian piano può accadere che altro vento ci riporti qualcosa che pensavamo perduto...un sorriso, lo stupore che si rinnova ogni anno di veder rifiorire la vita in primavera...ma per la primavera del cuore mia cara è ancora troppo presto!
Sentici vicini pur se silenziosi!
Un abbraccio!

Ally ha detto...

Possa l'animo avere un moto di rinnovamento, il sentire profondo e leggero, il pensiero delicato sollevarsi in un respiro e giungere lì dove tutto è perfetto. Buona Pasqua :-)