20 novembre 2008

i libri non si toccano neanche con un fiore

[Jan Davidzs de Heem (1606-1684) Book]


9 regole per insegnare ai ragazzi ad odiare la lettura

1) Presentare il libro come un'alternativa alla TV

2) Presentare il libro come un'alternativa al fumetto

3) Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più

4) Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni

5) Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura

6) Trasformare il libro in uno strumento di torura

7) Rifiutarsi di leggere al bambino

8) Non offrire una scelta sufficiente

9) Ordinare di leggere


Come si legge un libro? Come si tiene in mano, come bisogna trattarlo…Riguardo ai libri ho visto cose che noi umani…altro che porsi questi interrogativi! Ho visto mamme imporre i libri ai propri bambini, imporre quei libri rispetto a quelli scelti dal bambino. Ho visto ragazzi alla ricerca del libro più sottile, spinti da un obbligo alla lettura. Ho visto e sentito persone che hanno… “già letto tutto”. Ho visto degli insospettabili, durante una festa, poggiare tranquillamente i propri bicchieri di vino direttamente sui libri. Ho visto libri usati come piano d’appoggio per preparare una canna.

I libri devono essere vissuti, si. Vissuti, non violentati.

Ho visto anziani trattare i libri come oggetti fragili e preziosi, e anche bambini fare lo stesso. Ho sentito gente definire Proust o Dostoevskij “una vera palla” e gente che chiedeva al libraio “l’ultimo della Mazzantini: Stai fermo!” (il titolo è "Non ti muovere"). Ho sentito qualcuno scambiare Tabucchi per uno scrittore giapponese.

Ho visto classi intere di bambini assorti e rapiti nell’ascolto di una bella storia e ho visto intellettuali rumoreggiare o dormire sonoramente durante la presentazione di un libro.

Credo che Rodari, nelle sue 9 regole per insegnare ai bambini ad odiare la lettura, avesse visto giusto quando invitava gli adulti a non offrire il libro come alternativa al fumetto. Hanno pari dignità. Seguo Julia, il fumetto della Bonelli, dal 1° numero. Mi piace per tante ragioni: perché la protagonista è una donna (con le sembianze di Audrey Hepburn per giunta!), è una criminologa, una indagatrice dell’animo umano, perché l’analisi psicologica è lo strumento principale di indagine, perché è ben disegnato…e per tanto altro ancora.

Dal numero di agosto “L’uomo che amava i libri”, ho tratto questa sequenza a proposito del rispetto per i libri

***cliccando sulla foto potete ingrandirla e leggere il testo



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Boh :-)))) torno!!!giovanna

marina ha detto...

PRIMA SEGUITRICE!!!

sulla lettura concordo con Rodari e con te
marina

Anonimo ha detto...

Bella coincidenza A'! Anche io leggo Julia tutti i mesi, Berardi è un grande! Mi ha fatto molto ridere che qualcuno abbia detto "Stai fermo" invece di Non ti muovere...e sul rispetto dei libri sono assolutamente d'accordo, se ne vedono di tutti i colori! Ma non riesco ad iscrivermi come visitatore del tuo blog! Bisogna crearsi per forza un account google? Saluti A', che freddooooo oggi!Lunastorta

arnicamontana ha detto...

Lunastorta...scusa il ritardo! Per iscriverti al blog credo sia sufficiente iscriversi con un account qualsiasi...così ha fatto chi non ha un blog, come te, e si limita a seguirli (fedelmente direi :-))

Giovanna: e torna peròòòòòòòò!

Marina, benvenuta prima seguitrice :-)

giorgio ha detto...

Forse ti manca questa.
In una assemblea di classe di seconda elementare, una mamma ha confessato, vergognandosi molto, che per indurre il figlio renitente alla lettura, gli ha promesso un centesimo di euro per ogni pagina che lui avrebbe letto.
Lo strano è che ha funzionato davvero e che leggendo per guadagnare, suo figlio ha guadagnato l'interesse a leggere anche senza guadagno economico.

Bel blog, ti seguo.
Ciao,Giorgio.